Religioni

PAPA FRANCESCO: L’EGOISMO INDIFFERENTE È PEGGIO DEL VIRUS

Papa Francesco ha lanciato un monito durante l’omelia della messa per la Festa della Divina Misericordia, sul rischio che l’umanità venga colpita da un virus ancora peggiore, quello dell’egoismo indifferente in cui si “arriva a selezionare le persone, a scartare i poveri, a immolare chi sta indietro sull’altare del progresso”.

Francesco ha introdotto in questo modo la Festa della Divina Misericordia, che si è celebrata ieri, seconda domenica di Pasqua, con gli eventi legati all’epidemia di coronavirus e al tentativo di far ripartire la società e l’economia, dopo lunghi periodi di quarantena che stanno mettendo a dura prova le prospettive di ricchezza e lavoro nella comunità mondiale.

La Festa della Divina Misericordia è stata istituita 20 anni fa da Giovanni Paolo II, in seguito alla canonizzazione di suor Faustina Kowalska. Il papa polacco volle anche che la chiesa del Santo Spirito in Sassia, a poche centinaia di metri dalla basilica di san Pietro, divenisse la chiesa della Divina Misericordia.

Proprio qui, ieri, papa Francesco ha voluto celebrare messa, sempre in streaming e senza popolo, a causa della quarantena attuata per l’emergenza pandemia. Parlando della situazione attale provocata dalla pandemia di coronavirus, il pontefice ha sottolineato: “Cari fratelli e sorelle, nella prova che stiamo attraversando, anche noi, come Tommaso, con i nostri timori e i nostri dubbi, ci siamo ritrovati fragili. Abbiamo bisogno del Signore, che vede in noi, al di là delle nostre fragilità, una bellezza insopprimibile”.

Il Papa ha inoltre ribadito come sia necessario che in questo momento di prova la solidarietà sia al centro delle nazioni. Il Papa ha inoltre formulato l’augurio per le Chiese d’Oriente che oggi celebrano la Festa della Pasqua ortodossa. “Soprattutto in questo tempo di prova, sentiamo quale grande dono è la speranza che nasce dall’essere risorti con Cristo! In particolare, mi rallegro con le comunità cattoliche orientali che, per motivi ecumenici, celebrano la Pasqua insieme con quelle ortodosse: questa fraternità sia di conforto là dove i cristiani sono una piccola minoranza”, ha concluso Francesco.

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