Religioni

PAPA FRANCESCO: LA PROSTITUZIONE, UNA MALATTIA DELL’UMANITÀ

“Qualsiasi forma di prostituzione è una riduzione in schiavitù, un atto criminale, un vizio schifoso. che confonde il fare l’amore con lo sfogare i propri istinti torturando una donna inerme. È una ferita alla coscienza collettiva, una deviazione all’immaginario corrente. È patologica la mentalità per cui una donna vada sfruttata come se fosse una merce da usare e poi gettare. È una malattia dell’umanità, un modo sbagliato di pensare della società”. Lo scrive Papa Francesco nella prefazione del libro ’Donne crocifisse’ di don Aldo Buonaiuto, sacerdote della Comunità Papa Giovanni XXIII, da oggi nelle librerie.

Il Papa – nel testo anticipato oggi da In Terris – racconta di essere andato in visita alla comunità fondata da don Oreste Benzi (il 12 agosto 2016, nell’Anno Giubileo, ndr) e di aver “respirato tutto il dolore, l’ingiustizia e l’effetto della sopraffazione”.

Don Aldo Buonaiuto, una vita sulla “strada” ad aiutare le ragazze vittime di tratta, da tempo pensava di scrivere un libro per “testimoniare e trasferire – dice all’Agi – i sentimenti e le emozioni e dare la mano a queste martiri che percorrono come Gesù una vita da calvario”.

Don Aldo racconta di aver portato la bozza del libro a Papa Francesco in una udienza privata, lo scorso mese di giugno. “Ho chiesto con umiltà al Pontefice se poteva scrivere la prefazione, non immaginando che potesse accettare…”, afferma don Aldo che sottolinea “l’accoglienza inaspettata” del Pontefice. “Abbiamo ricordato quella giornata memorabile, quando venne in visita nella Comunità. Sono passati tre anni ma Francesco si ricordava benissimo delle singole ragazze e delle singole storie. Il ricordo era lucidissimo Il 9 luglio poi, è arrivata il testo della sua prefazione”.

E nella prefazione Francesco racconta la sua visita e scrive: “Dopo aver ascoltato i racconti commoventi e umanissimi di queste povere donne, alcune delle quali con il bambino in braccio, ho sentito forte desiderio, quasi l’esigenza di chiedere loro perdono per le vere e proprie torture che hanno dovuto sopportare a causa dei clienti, molti dei quali si definiscono cristiani. Una spinta in più a pregare per l’accoglienza delle vittime della tratta della prostituzione forzata e della violenza”.

Domani è la Giornata mondiale della Tratta e il libro di don Buonaiuto è ancora di più un’”opera preziosa e coraggiosa di soccorso e di riabilitazione”, scrive Papa Francesco che rimarca la disponibilità dell’autore “a esporsi ai pericoli e alle ritorsioni della criminalità che di queste ragazze ha fatto un’inesauribile fonte di guadagni illeciti e vergognosi. Vorrei che questo libro – scrive il Pontefice – trovasse ascolto nel più’ ampio ambito possibile affinché, conoscendo le storie che sono dietro i numeri sconvolgenti della tratta, si possa capire che senza fermare una così alta domanda dei clienti non si potrà efficacemente contrastare lo sfruttamento e l’umiliazione di vite innocenti. La corruzione è una malattia che non si ferma da sola, serve una presa di coscienza a livello individuale e collettivo, anche come Chiesa, per aiutare veramente queste nostre sfortunate sorelle e per impedire che l’iniquità del mondo ricada sulle più’ fragili e indifese creature”.

Don Aldo spiega nell’opera l’importanza dell’abolizione della tratta e auspica “una moratoria internazionale affinché qualsiasi forma di schiavitù possa essere abolita”. “In un capitolo, intitolato ’Sogno’ – dice don Aldo – immagino un futuro in cui tutti i governanti chiedano perdono per la riduzione di stato di schiavitù per loro connazionali…”.

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