PAPA FRANCESCO: LA CONTEMPLAZIONE, IL “SALE” DELLA VITA
“La dimensione contemplativa dell’essere umano – che non è ancora la preghiera contemplativa – è un po’ come il ‘sale’ della vita: dà sapore, dà gusto alle nostre giornate.” Lo ha detto questa mattina papa Francesco, all’udienza generale nella Biblioteca del Palazzo Apostolico Vaticano.
“Contemplare non è prima di tutto un modo di fare, ma èun modo di essere: essere contemplativo. – ha aggiunto il pontefice –. Essere contemplativi non dipende dagli occhi, ma dal cuore. E qui entra in gioco la preghiera, come atto di fede e d’amore, come ‘respiro’ della nostra relazione con Dio.”
“’Io guardo Lui, e Lui guarda me!’. È così: nella contemplazione amorosa, tipica della preghiera più intima, non servono tante parole: basta uno sguardo, basta essere convinti che la nostra vita è circondata da un amore grande e fedele da cui nulla ci potrà mai separare,” ha detto poi papa Francesco. “C’è un’unica grande chiamatanel Vangelo, ed è quella a seguire Gesù sulla via dell’amore. Questo è l’apice, è il centro di tutto. In questo senso, carità e contemplazione sono sinonimi, dicono la medesima cosa. – ha concluso il papa – San Giovanni della Croce sosteneva che un piccolo atto di puro amore è più utile alla Chiesa di tutte le altre opere messe insieme. Ciò che nasce dalla preghiera e non dalla presunzione del nostro io, ciò che viene purificato dall’umiltà, anche se è un atto di amore appartato e silenzioso, è il più grande miracolo che un cristiano possa realizzare. E questa è la strada della preghiera di contemplazione: io Lo guardo, Lui mi guarda! Questo atto di amore nel dialogo silenzioso con Gesù fa tanto bene alla Chiesa”.