PAPA FRANCESCO: IN BULGARIA PASSI AVANTI NEL DIALOGO CON GLI ORTODOSSI
Il Papa nell’udienza generale di questa mattina ha ripercorso il suo viaggio apostolico in Bulgaria e Macedonia del Nord.
Per quanto riguarda in particolare la tappa in Bulgaria, Francesco ha sottolineato i progressi nel dialogo ecumenico: “Ho avuto la gioia di compiere un passo avanti nell’incontro con il Patriarca della Chiesa ortodossa bulgara Neofit e i membri del Santo Sinodo. In effetti, come cristiani, la nostra vocazione e missione – ha sottolineato Papa Francesco – è essere segno e strumento di unità, e possiamo esserlo, con l’aiuto dello Spirito Santo, anteponendo ciò che ci unisce a ciò che ci ha diviso o ancora ci divide”.
“Anche oggi c’è bisogno di evangelizzatori appassionati e creativi, perché il Vangelo raggiunga quanti ancora non lo conoscono e possa irrigare di nuovo le terre dove le antiche radici cristiane si sono inaridite”, ha poi aggiunto riferendosi in particolare alle figure dei santi Cirillo e Metodio che evangelizzarono i popoli slavi.
Parlando invece della visita in Macedonia del Nord il Pontefice ha sottolineato che con questa ha “voluto incoraggiare soprattutto la sua tradizionale capacità di ospitare diverse appartenenze etniche e religiose; come pure il suo impegno nell’accogliere e soccorrere un gran numero di migranti e profughi durante il periodo critico del 2015 e 2016. I migranti creano loro dei problemi ma li accolgono e questa è una cosa grande, hanno un grande cuore. Un applauso a questo popolo”, ha invitato il pontefice rivolgendosi ai 20mila fedeli in Piazza San Pietro.
Poi, un pensiero per le suore di Madre Teresa incontrate a Skopje: “Sono rimasto colpito della tenerezza evangelica di queste donne e questa tenerezza nasce dalla preghiera dall’adorazione. Loro accolgono tutti ma lo fanno con tenerezza. Tante volte noi cristiani perdiamo la dimensione di questa tenerezza e quando non c’è tenerezza diventiamo troppo seri, acidi”; occorre praticare “la carità senza travestirla. E invece quando si fa la carità senza tenerezza, senza amore, è come se all’opera di carità buttassimo un bicchiere di aceto. No, la carità non è acida. Queste suore sono un bell’esempio”.
Al termine dell’udienza generale, invece, il Papa ha voluto salutare, tra gli altri, l’associazione Meter “impegnata contro lo sfruttamento dei bambini”. Meter, l’associazione fondata da don Fortunato Di Noto, oggi era in piazza San Pietro con una quarantina di persone. La delegazione di Meter è stata accompagnata da mons. Antonio Staglianò, vescovo di Noto (Siracusa) e dallo stesso don Di Noto, a pochi giorni dalla conclusione, il 5 maggio scorso, della XXIII Giornata bambini vittime della violenza, dello sfruttamento e della indifferenza contro la pedofilia.