PAPA FRANCESCO E MATTARELLA APRONO IL FESTIVAL DELLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA
Con il video messaggio di Papa Francesco e con i saluti del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e dell’Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby si apre la prima giornata del Festival della Dottrina Sociale.
“L’audacia, la speranza, la creatività e il coraggio non sono sinonimi, ma rappresentano una connessione di intenti, di virtù, di aperture e di sguardi sulla realtà che fortificano l’animo umano”. E Papa Francesco a dare il via ufficialmente al Festival della Dottrina Sociale di Verona sottolineando che il tema scelto per l’undicesima edizione del Festival “sintetizza l’atteggiamento con cui abbiamo cercato di affrontare questo tempo, tuttora condizionato dalla pandemia”. Il Pontefice, citando la parabola dei talenti raccontata nel Vangelo di Matteo, ricorda che “contro ogni buonismo di facciata e contro ogni fatalismo, Gesù invita le folle a impiegare con coraggio i propri talenti”. Lo hanno fatto medici, infermieri e infermiere, farmacisti, addetti ai supermercati, personale delle pulizie, badanti, trasportatori, uomini e donne che lavorano per fornire servizi essenziali e sicurezza, volontari, sacerdoti, religiose. Tutti loro, afferma il Pontefice, sanno che “nessuno si salva da solo”. Il Papa conclude il suo messaggio invitando i protagonisti della vita sociale radunati a Verona a costruire il cambiamento “perché noi sappiamo che dalla crisi non si esce uguali: usciremo migliori o peggiori”.
Un auspicio quello del Pontefice che ritorna anche nel messaggio inviato dall’Arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, per il quale “l’azione richiede pensiero e il pensiero richiede studio. La dottrina sociale cristiana ci offre un prezioso tesoro che contiene ricchezze di luce per ispirare il nostro pensiero”. Una riflessione, sottolinea ancora l’Arcivescovo, che in questa nuova edizione viene affrontata attraverso i numerosi dibattiti: “E’ un programma arduo e ambizioso! Per citare solo alcuni dei temi principali, in aggiunta alla pandemia e all’ambiente: l’educazione, la cultura, l’abitabilità, la mobilità, il lavoro, l’impresa, la famiglia, la salute e i problemi geopolitici che affliggono paesi come l’Afghanistan, l’Iraq, la Siria, il Libano e il continente africano”.
Tornare al tempo di prima è impossibile, lo sottolinea anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio di saluto “la ripartenza dopo le fasi più drammatiche della pandemia è una strada nuova che siamo chiamati a percorrere con impegno, responsabilità e visione del futuro”. Anche per questo sono importanti le giornate del Festival della Dottrina sociale: “E’ tempo di costruttori. I risultati non dipendono solo dalle Istituzioni, ma da tutti i corpi sociali, dalle diverse comunità, da ciascun cittadino, come è accaduto in altre stagioni importanti della nostra storia”.