PAPA FRANCESCO CELEBRA LA MESSA CON YOUSSEF ABSI, PATRIARCA DI ANTIOCHIA
“Offriamo questa Messa per il popolo, per il popolo che soffre, per i cristiani perseguitati in Medio Oriente, che danno la vita, danno i beni, le proprieta’ perche’ sono cacciati via”, sono le parole usate da Papa Francesco durante la messa a Casa Santa Marta. Il Pontefice ha celebrato insieme al Patriarca della Chiesa di Antiochia dei Greco-Melkiti, Youssef Absi. Non ha tenuto l’omelia ma ha pronunciato delle brevi parole a spiegazione del significato della celebrazione odierna.
“Questa Messa con il nostro fratello, patriarca Youssef – ha detto Francesco -, fara’ la apostolica communio: lui e’ padre di una Chiesa, di una Chiesa antichissima e viene ad abbracciare Pietro, a dire ‘io sono in comunione con Pietro’. Questo e’ quello che significa la cerimonia di oggi: l’abbraccio del padre di una Chiesa con Pietro. Una Chiesa ricca, con la propria teologia dentro la teologia cattolica, con la propria liturgia meravigliosa e con un popolo, in questo momento gran parte di questo popolo e’ crocifisso, come Gesu'”.
“Offriamo questa Messa per il popolo, – ha aggiunto sempre Francesco – per il popolo che soffre, per i cristiani perseguitati in Medio Oriente, che danno la vita, danno i beni, le proprieta’ perche’ sono cacciati via. E offriamo anche la Messa per il ministero del nostro fratello Youssef”. Al termine della messa, il Patriarca ha ringraziato il Papa in francese e su invito del Pontefice hanno impartito insieme la benedizione finale.
Il Patriarca di Antiochia e i vescovi greco melkiti cattolici, erano in visita a Roma al termine del loro Sinodo tenuto in Libano all’inizio di febbraio. Motivo della visita, la manifestazione pubblica della Comunione ecclesiastica tramite l’odierna celebrazione eucaristica, accordata dal Papa al neo eletto Patriarca, con una lettera del 22 giugno scorso.
Ieri all’udienza ai membri del Sinodo greco melkita, Francesco aveva ricordato che “mai come in questi momenti, i pastori sono chiamati a manifestare, davanti al popolo di Dio che soffre, comunione, unita’, vicinanza, solidarieta’, trasparenza e testimonianza”.
Il Patriarca di Antiochia ha espresso, a nome di tutti i vescovi presenti, gratitudine al Papa “per questa bella Messa di comunione”, aggiungendo la sua personale commozione per “la carita’ fraterna, i gesti di fraternita’ e di solidarieta’ che ha dimostrato alla nostra Chiesa”e ha concluso con una promessa: “Le promettiamo di tenerLa sempre nei nostri cuori, nel cuore di noi tutti, clero e fedeli, e ricorderemo sempre questo evento, questi istanti storici, questo momento che non riesco a descrivere per quanto e’ bello: questa fraternita’, questa comunione che lega tutti i discepoli di Cristo. Grazie, Santita’”.