PAPA FRANCESCO AI NUNZI, “NO A CONTRO-TESTIMONIANZA DI LUSSO E OGGETTI FIRMATI”
No alla ’contro-testimonianza’ del lusso e degli oggetti firmati tra gente “priva del necessario”. Il Papa incontra in Vaticano i rappresentanti pontifici che lo rappresentano nel mondo e, nel discorso consegnato, parla con la consueta franchezza. Il nunzio, dice il Papa, è “un ’uomo di Dio’ vuol dire seguire Dio in tutto e per tutto; ubbidire ai suoi comandamenti con gioia; vivere per le cose di Dio e non per quelle del mondo; dedicargli liberamente tutte le proprie risorse accettando con animo generoso le sofferenze che sopraggiungono in conseguenza della fede in Lui. L’uomo di Dio non raggira né froda il suo prossimo; non si lascia andare a pettegolezzi e maldicenze; conserva la mente e il cuore puri, preservando occhi e orecchie dalla sporcizia del mondo. Non si lascia ingannare dai valori mondani, ma guarda alla Parola di Dio pe r giudicare cosa sia saggio e buono”. Avverte Bergoglio: “Il nunzio che dimentica di essere uomo di Dio rovina sé stesso e gli altri; va fuori binario e danneggia anche la Chiesa, alla quale ha dedicato la sua vita”. Come ’uomo di Chiesa’, il nunzio, osserva Francesco, “non rappresenta sé stesso ma la Chiesa e in particolare il Successore di Pietro. Il nunzio cessa di essere ’uomo di Chiesa’ quando inizia a trattare male i suoi collaboratori, il personale, le suore e la comunità della Nunziatura come un cattivo
padrone e non come padre e pastore. È triste vedere taluni nunzi che affliggono i loro collaboratori con gli stessi dispiaceri che loro stessi hanno ricevuto da altri nunzi quando erano collaboratori.
Invece i Segretari e i Consiglieri sono stati affidati all’ esperienza del nunzio perché possano formarsi e fiorire come diplomatici e, se Dio vuole, in futuro come nunzi”.
“È brutto – dice Bergoglio – vedere un nunzio che cerca il lusso, gli indumenti e gli oggetti ’firmati’ in mezzo a gente priva del necessario. È una contro testimonianza. L’onore più grande per un uomo di Chiesa è quello di essere ’servo di tutti’. Essere uomo di Chiesa richiede anche l’umiltà di rappresentare il volto, gli insegnamenti e le posizioni della Chiesa, cioè mettere da parte le convinzioni personali. Essere uomo di Chiesa vuol dire difendere coraggiosamente la Chiesa dinanzi alle forze del male che cercano sempre di screditarla, di diffamarla o di calunniarla”.