PAPA FRANCESCO AI GIOVANI: “TEMO FILTRO ALLE VOSTRE OPINIONI”
Il sinodo dei vescovi sui giovani che si svolgerà a Roma quest’anno in ottobre sarà preceduto da un incontro di giovani perché “io ho paura dei filtri e le opinioni dei giovani prima di arrivare a Roma devono passare da mille connessioni, anche aeree… e rischiano di venire filtrate. Allora voglio ascoltare prima i giovani: voi siete protagonisti!”. Lo ha detto il Papa conversando con i ragazzi cileni in un incontro avvenuto ieri nella serata di ieri a Santiago.
“Aiutiamoci – ha detto tra l’altro Francesco in un discorso intercalato da numerosi passaggi a braccio – perché la Chiesa abbia un volto giovane. L’altra volta parlavo con uno che mi diceva: ’Non so se parlare della Santa Madre Chiesa o della Santa Nonna Chiesa’ (parlava di un luogo specifico). Ecco, la Chiesa deve avere un volto giovane, ci dovete aiutare in questo”. I giovani, ha detto ancora Jorge Mario Bergoglio, devono aiutare la Chiesa a scuotersi “se siamo troppo fermi con le vostre idee, inquietudini, con tutto quello che avete nel cuore”.
Nel tardo pomeriggio (le 23 in Italia) il Papa ha visitato la Pontificia Università Cattolica del Cile a Santiago. “Il servizio universitario deve sempre puntare ad essere di qualità e di eccellenza poste al servizio della convivenza nazionale. In questo senso, potremmo dire che l’università diventa un laboratorio per il futuro del Paese, perché sa incorporare in sé la vita e il cammino del popolo superando ogni logica antagonistica ed elitaria del sapere”, ha detto in quell’occasione il Papa.
“Oggi la missione che vi è affidata risulta profetica. Siete chiamati a generare processi che illuminino la cultura attuale proponendo un umanesimo rinnovato che eviti di cadere in ogni tipo di riduzionismo. E questa profezia – conclude Francesco – che ci viene chiesta ci spinge a cercare spazi sempre nuovi di dialogo più che di scontro; spazi di incontro più che di divisione; strade di amichevole discrepanza, perché ci si differenzia con rispetto tra persone che camminano cercando lealmente di progredire in comunità verso una rinnovata convivenza nazionale”.