Religioni

PAPA: ‘CANCELLARE IL DEBITO DEI PAESI PIÙ POVERI DAVANTI ALL’IMPATTO DEL COVID”

Il debito dei Paesi più poveri, anche in relazione alla nuova emergenza sanitaria, economica e sociale causata dalla pandemia per il Covid, va tagliato.

È l’esortazione di Papa Francesco inserita nel messaggio per la “Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato”, che la Chiesa ha celebrato come ogni anno il 1° settembre in coincidenza con l’inizio del “Tempo del Creato” che si conclude il 4 ottobre, nel ricordo della festività liturgica di san Francesco di Assisi.

Il Pontefice invita a “riparare l’armonia originaria della creazione, per risanare rapporti umani compromessi e ristabilire relazioni sociali eque, restituendo a ciascuno la propria libertà e i propri beni e condonando i debiti altrui. Non dovremmo perciò dimenticare la storia di sfruttamento del Sud del pianeta – ammonisce – che ha provocato un enorme debito ecologico, dovuto principalmente al depredamento delle risorse e all’uso eccessivo dello spazio ambientale comune per lo smaltimento dei rifiuti”.

Dunque, è arrivato il tempo di “una giustizia riparativa”. E a questo proposito, il Papa rinnova il suo appello a “cancellare il debito dei Paesi più fragili alla luce dei gravi impatti delle crisi sanitarie, sociali ed economiche che devono affrontare a seguito del Covid. Occorre pure assicurare che gli incentivi per la ripresa, in corso di elaborazione e di attuazione a livello mondiale, regionale e nazionale, siano effettivamente efficaci, con politiche, legislazioni e investimenti incentrati sul bene comune e con la garanzia che gli obiettivi sociali e ambientali globali vengano conseguiti”

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