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PAPA: AVANTI PER UNITÀ DEI CRISTIANI. OCCORRE RISCOPRIRE IL DONO DEL BATTESIMO CHE UNISCE

Papa Udienza


Riscoprire “il dono del battesimo”, “farlo insieme andando al di là delle nostre divisioni”, collaborare in opere di misericordia corporale e spirituale. E non smettere di “andare avanti insieme sul cammino dell’unità piena, unendoci nella preghiera e nelle opere di carità“. Sono gli incitamenti del Papa nella Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, come li ha riassunti nella udienza generale, tenuta in aula Paolo VI davanti a circa seimila persone.

Papa Francesco ha commentato la prima lettera di Pietro che, ha ricordato, “era diretta alla prima generazione di cristiani, per renderli consapevoli del dono del battesimo”. La lettera di Pietro, ha anche spiegato papa Bergoglio, è stata scelta “da un gruppo ecumenico della Lettonia”. “Al centro della cattedrale luterana di Riga – ha spiegato papa Francesco – vi è un fonte battesimale che risale al XII secolo, quando la Lettonia fu evangelizzata da san Mainardo, fonte che è segno di origine di fede riconosciuta da tutti i cristiani della Lettonia, cattolici luterani e ortodossi e, – ha sottolineato il Pontefice – tale origine è i il nostro comune battesimo”. Il Papa ha poi ricordato che il Concilio ecumenico Vaticano II ha segnalato nel battesimo il “vincolo sacramentale dell’unità che vige tra tutti coloro che per mezzo di esso sono stati rigenerati”.

Riscoprire il dono del battesimo, per tutti i cristiani, significa, ha detto il Papa, “riscoprire tutto questo, e farlo insieme andando al di là delle nostre divisioni, significa che tutti siamo peccatori e abbiamo bisogno di essere salvati, redenti, liberati dal male, e questo è l’aspetto negativo che prima lettera di Pietro chiama ’tenebre’, ’vi ha condotto fuori dalle tenebre per condurvi nella sua luce’”. “Quando noi cristiani diciamo di condividere un solo battesimo, – ha rimarcato il Pontefice – affermiamo che tutti noi, cattolici, ortodossi e protestanti condividiamo l’esperienza di essere chiamati dalle tenebre impietose e allenati all’incontro con Dio pieno di misericordia, tutti, purtroppo, facciamo esperienza dell’egoismo che genera chiusure, disprezzo, divisioni, ripartire dal battesimo vuol dire ripartire dalla fonte, che è per tutti”.

“La condivisione di questa grazia – ha spiegato papa Francesco – crea un legame indissolubile per noi cristiani, così che possiamo considerarci realmente fratelli, popolo santo di Dio, anche se a causa dei nostri peccati non siamo ancora un popolo pienamente unito”. “Proprio a partire da una semplice e fraterna testimonianza di unità – ha aggiunto – noi cristiani possiamo annunciare a tutti la forza del Vangelo impegnandoci da condividere le opere di misericordia corporali e spirituali, e questa è una testimonianza concreta di unità tra noi cristiani, protestanti, ortodossi e cattolici”. I cristiani, ha concluso, hanno la “missione comune di trasmettere la misericordia ricevuta agli altri, partendo dai più poveri e abbandonati”. (ANSA).

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