PAPA, LE ACLI DI ROMA E LA FAP MOBILITATE PER L’INCONTRO TRA FRANCESCO E I NONNI E GLI ANZIANI
Le Acli di Roma in collaborazione con la Fap (Federazione Anziani e Pensionati) Acli Roma invitano a partecipare ad un’importante occasione di incontro con Papa Francesco che si svolgerà a piazza San Pietro nella mattinata di domenica 28 settembre 2014 e che vedrà protagonisti i nonni e gli anziani.
Data l’importanza dell’incontro, è fondamentale non perdere questa occasione di dialogo con il Santo Padre, che per le ACLI di Roma ha anche un valore aggiunto essendo il Vescovo della Capitale, nella quale quotidianamente gli aclisti operano a tutela delle categorie fragili e degli anziani.
Il programma di massima della giornata intitolata La benedizione della lunga vita, prevede per le 7.00 l’apertura della piazza e alle 9 l’inizio della giornata di festa, che culminerà alle 10.30 con la Santa Messa presieduta da Sua Santità.
Per prendere parte all’incontro con Papa Francesco, si possono contattare le ACLI di Roma chiamando lo 06/57087023 – 28.
“Le ACLI e la FAP di Roma – spiega Lidia Borzì, presidente delle ACLI di Roma e provincia – sostengono caldamente la partecipazione a questo evento per la fondamentale importanza del tema in linea con l’impegno del sistema ACLI nel territorio e che ci vede direttamente coinvolti dal Pontificio Consiglio per la Famiglia nel tavolo organizzativo.
“Questo appuntamento – aggiunge Borzì – nasce sul solco dei molti interventi di Papa Francesco su un tema a lui molto caro, come ci ha più volte ricordato evidenziando la tragedia di quella «cultura dello scarto» tipica di «un popolo che non custodisce i suoi anziani».
Il presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, Monsignor Vincenzo Paglia, ha così voluto promuovere questo incontro, precisando che «cade esattamente nella Giornata di preghiera per il Sinodo sulla famiglia, luogo fondamentale e primario dove un anziano può vivere dentro una trama di relazioni che lo sostengono e che, a sua volta, è chiamato a vivificare e arricchire.» Da qui nasce la necessità di «richiamare l’attenzione di tutti sull’importanza di questo tempo dell’esistenza umana. Sottolineando che gli anziani non sono solo oggetto di attenzione o di cura, ma che essi stessi sono anche soggetto di una nuova prospettiva di vita.»
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