OSTIA, È MAFIA
A Ostia la mafia c’è. A sancirlo la sentenza della Terza Corte d’Assise nel maxiprocesso sul clan Spada. I giudici, dopo oltre dieci ore di camera di consiglio, hanno riconosciuto l’associazione a delinquere di stampo mafioso per il clan del litorale romano. Diciassette le condanne e sette le assoluzioni per un totale di 147 anni di carcere.
Tre gli ergastoli inflitti a Carmine Spada, detto Romoletto, Roberto Spada, già condannato per la testata a Ostia al giornalista della Rai Daniele Piervincenzi e Ottavio Spada, detto Marco. Condannato, inoltre, a 16 anni di carcere Ottavio Spada, detto Maciste, a 9 anni Nando De Silvio, detto Focanera e mentre Ruben Alvez del Puerto, anche lui coinvolto nell’aggressione al giornalista Daniele Piervincenzi, è stato condannato a 10 anni di carcere.Assolti invece Armando Spada, Enrico Spada, Roberto Spada detto Zibba, Francesco De Silvio, Sami Serour, Stefano De Dominicis e Roberto Sassi.
Per assistere alla lettura della sentenza è arrivata nell’aula bunker anche la sindaca di Roma Virginia Raggi insieme al presidente della commissione antimafia Nicola Morra. “Questa sentenza riconosce che sul litorale di Roma si può parlare di mafia. Ringrazio la magistratura, le forze dell’ordine e tutti i cittadini che credono nelle istituzioni”, ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi dopo la sentenza.