OLTRE 50 MLN DI SFOLLATI NEL MONDO, L’ALLARME DELLA CARITAS
Nel mondo gli sfollati interni sono 50,8 milioni, il numero piu’ alto di sempre. Nel linguaggio umanitario sono chiamati Internal Displaced People (Idp), profughi costretti ad abbandonare le loro case ma che restano nella propria nazione. Di queste oltre 45,7 milioni lo sono a causa di conflitti armati e violenze. Il numero di profughi interni a causa delle guerre supera di gran lunga rifugiati e richiedenti asilo (i profughi accolti all’estero).
E’ quanto emerge dal 57esimo Dossier della Caritas Italiana “Sfollati. Uomini, donne e bambini profughi nel proprio Paese”, alla vigilia della Giornata mondiale del Rifugiato (20 giugno). Un focus specifico e’ dedicato alla situazione dell’Iraq, paese in cui Caritas Italiana sostiene da anni interventi in favore degli sfollati ed altre fasce vulnerabili della popolazione in collaborazione con Caritas Iraq ed altre realta’ della Chiesa locale.
Caritas Italiana ricordia come secondo il rapporto dell’Unhcr(Global trends 2019) sono quasi 80 milioni le persone costrette a lasciare le proprie terre e trovare rifugio in uno stato estero o all’interno del loro Paese. Un incremento notevole rispetto all’anno precedente, quando erano 70,4 milioni.
Moltissimi vivono situazioni di sfollamento prolungato che possono tramutarsi in una condizione cronica. Il dossier, riprendendo anche i dati di indagini di Caritas Iraq sui giovani, analizza nello specifico la situazione dei 1,6 milioni di profughi interni in Iraq, sfollati a causa dell’Isis che nel 2014 conquisto’ la citta’ di Mosul e la Piana di Ninive, generando all’apice del conflitto circa 6 milioni gli sfollati.
Sono persone che hanno paura a tornare nelle loro case, se ancora esistono, e che a fatica immaginano un futuro felice. Durante gli ultimi quaranta anni hanno inoltre subito quattro guerre, dieci anni di embargo, otto anni di occupazione militare straniera e nove anni di terrorismo interno sfociato in una vera e propria guerra civile, non ancora del tutto sopita.
Ed e’ proprio a loro, agli sfollati interni, che Papa Francesco ha scelto di dedicare la 106a Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato, che si celebrera’ il prossimo 27 settembre. Il titolo del messaggio pontificio e’ “Come Gesu’, costretti a fuggire”.