OLTRE 4.500 STUDENTI PER 4 GIORNI SIMULERANNO I PROCESSI DIPLOMATICI DELL’ONU
Oltre 4.500 studenti delle scuole italiane protagonisti della più grande simulazione di processi diplomatici delle Nazioni unite. Saranno veri e propri ambasciatori e delegati per 4 giorni nel corso dei quali elaboreranno dei progetti tematici per arrivare a una vera risoluzione Onu.
Parte l’ottava edizione di Italian Model United Nations (Imun), inaugurata oggi presso l’Auditorium della Conciliazione. Alla cerimonia è intervenuto il presidente della regione Lazio Nicola Zingaretti. I baby diplomatici si riuniranno quindi in vere e proprie commissioni e affronteranno temi quali la disabilità, le leggi sullo status di rifugiato, la microplastica o la lotta alle mutilazioni genitali femminili. Durante i giorni di esame e diacussione saranno elaborate delle risoluzioni che saranno presentate e votate venerdì sempre all’auditorium della Conciliazione.
“Questa esperienza di Italian Model United Nations – ha detto il governatore Zingaretti – è un’esplosione di passione, di vita, di intelligenza di una nuova generazione, che sceglie il confronto, il dialogo e il valore delle differenze come modello di vita. È un bellissimo segnale perché si fa grazie alle scuole e a questo straordinario volontariato. Si parla tanto dei problemi – ha aggiunto – e forse bisognerebbe guardare di più a questa straordinaria pratica, che coinvolge ormai in Italia migliaia di studenti. Io sono orgoglioso che da 8 anni seguo questa avventura, perché avevamo ragione: bisognava scommettere sulla creatività, la forza e la passione di una nuova generazione e non smetteremo mai più di farlo”.
Secondo Zingaretti questo è un segnale importante anche per l’Europa, perché “la cosa bella dell’Europa è la capacità di affrontare i problemi con il confronto, di aver garantito la pace e di cercare il benessere della persona. Quel modello – ha concluso Zingaretti – vive qui nella pratica di migliaia di ragazzi e ragazze, che, inoltre, utilizzando solo la lingua straniera dimostreranno a questo Paese quale forza c’è in questa nuova generazione per costruire, in maniera più serena, una nuova classe dirigente. Questo è un bellissimo segnale”.