Dal Campidoglio

OGGI LA RAGGI ALLA VECCHIA ZECCA ALL’ESQUILINO. PRESENTATO IL PIANO DI RECUPERO

Paolo Aielli, amministratore delegato del Poligrafico e Zecca dello Stato e il sindaco di Roma Virginia Raggi
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La vecchia sede della Zecca dello Stato italiano all’Esquilino a Roma cambia pelle. È “il tempo di prendere il tempo”. È questo il claim con cui lo studio atelier di Alfonso Femia si è aggiudicato il primo premio del concorso internazionale bandito dall’istituto poligrafico e Zecca dello Stato, società controllata al 100 per cento dal ministero dell’Economia, lo scorso marzo 2018. Il senso – durante l’annuncio del progetto di rigenerazione urbana, presentato proprio nell’edificio di inizio novecento che per anni ha coniato le monete italiane, lire, ma anche euro, alla presenza del sindaco di Roma Virginia Raggi – lo ha spiegato lo stesso architetto Alfonso Femia. “Questo – ha detto – è un ‘edificio eroico’. A cui avvicinarsi lentamente. Posti come questo, che già esistono con caratteri molto forti, hanno bisogno solo di rivelarsi, di poter raccontarsi. La nostra prima azione, quindi, è stata quella di pulire: di tornare all’idea originaria del palazzo”. Per farlo lo studio di architettura si occuperà di recuperare le due corti originarie laterali, liberandole dalle superfetazioni più recenti. Anche i due piani mezzani verranno liberati da aggiunte e propaggini per tornare a disegnare la chiara e originaria forma a ferro di cavallo. Le volumetrie abbattute permetteranno di costruire sul tetto – mantenendo i volumi originari – una nuova intelaiatura leggera. Un nuovo fronte dalle forme contemporanee che nelle intenzioni dell’architetto “farà da contrappunto alla facciata storica”.
Nella nuova struttura sorgeranno la caffetteria e la foresteria. Sì, perché la nuova Zecca sarà un luogo, parola di Femia, di “Stratificazione funzionale, di spazi cronotopici dove ci sarà una commistione di attività differenti che lo terranno vitale, parte della città, a tutte le ore”. Il nuovo complesso, infatti, ospiterà uno spazio museale dove ci sta il museo della moneta e mostre temporanee. Ma la Zecca sarà anche la sede dei laboratori della scuola dell’arte della medaglia. Inoltre nei locali del complesso verranno realizzati un centro servizi culturali, un centro di artigianato di qualità, una biblioteca con archivio storico. Oltre, come detto, a una caffetteria e una foresteria per gli studenti della scuola. Il progetto costerà 35 milioni, 27 per i lavori, 5 per l’allestimento e 3 per altri costi. Per la nuova veste dell’edificio però ci vorranno oltre 4 anni: uno per la conferenza dei servizi, uno per espletare la gara per la realizzazione dei lavori e due per i lavori veri e propri. “Due anni per partire con i lavori di un progetto che è già pronto oggi genera un po’ di frustrazione. Chiederemo a tutti gli enti coinvolti di aiutarci il più possibile per aiutarci a ridurre questo gap temporale che ci separa dai lavori. Il nostro impegno e la nostra volontà ci sono”, ha detto durante la conferenza stampa Paolo Aielli, ad del poligrafico e Zecca dello Stato. Una preoccupazione condivisa anche dal sindaco che durante il suo intervento ha detto: “Come istituzioni cercheremo di comprimere i tempi nel limite del possibile, perché è vero che dover aspettare con un progetto già pronto è un po’ frustrante”.

Virginia Raggi, poi, ha condiviso a pieno la filosofia dell’architetto Femia e del suo studio. “L’identità di questo posto – ha detto – ha influito sul progetto di sviluppo. Nella nostra città oggi è cruciale recuperare gli spazi urbani completamente abbandonati per la perdita della funzione che a volte si è inevitabilmente generata con i cambiamenti della società. Adesso la grande sfida è provare a fare un attività capillare di recupero edificio per edificio. Non una mera musealizzazione dei complessi, ma un’integrazione dell’ identità del luogo con possibilità di sviluppo futuro. Occorre scrivere una nuova urbanistica di Roma, senza nuove cubature, ma con la sfida del recupero dell’esistente. “Il quartiere Esquilino – ha infine ricordato la sindaca – è oggetto di diversi progetti di riqualificazione: da piazza Vittorio, al progetto per arrivare ai Fori in tram, fino all’attività di recupero del cinema Apollo”.

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