OGGI LA FESTA DELL’ARMA. IL BILANCIO A ROMA: 7 MILA ARRESTI
In occasione del 206esimo anniversario della fondazione dell’Arma dei carabinieri, i militari del Comando provinciale di Roma tracciano un bilancio delle attività svolte nell’ultimo anno. Sul fronte del contrasto alla criminalità, i carabinieri, a Roma e Provincia hanno arrestato circa 7.000 persone, denunciandone quasi 22.000. “In primis, però, al di là dei risultati operativi, va sottolineato l’impegno profuso dai carabinieri di Roma e Provincia di vicinanza alla popolazione, durante tutte le fasi dell’emergenza sanitaria. I carabinieri del comando provinciale di Roma hanno garantito, infatti, una quotidiana attività di sensibilizzazione e informazione dei cittadini attraverso sia le 174 stazioni che i servizi di prevenzione presenti sul territorio, sia gli operatori impiegati nelle attività proattive di risposta al cittadino”, afferma il comando provinciale dei carabinieri di Roma. Numerose sono state le occasioni di aiuto a persone vulnerabili, sole in casa, impossibilitate ad uscire, a cui i carabinieri hanno procurato generi di prima necessità o medicinali. Tantissimi gli istituti scolastici, in tutta la Provincia, che hanno chiesto ai carabinieri di recapitare a casa degli studenti strumenti informatici per consentirgli di seguire le normali attività didattiche a distanza. Numerose sono state le consegne di pensioni a domicilio a seguito dell’accordo stipulato tra l’Arma dei carabinieri e Poste Italiane. L’impegno del comando provinciale è stato anche volto ad accertare il rispetto dei contenuti del protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro in relazione alla progressiva riapertura delle attività produttive, industriali e commerciali; ambito nel quale i carabinieri di Roma e Provincia hanno controllato quasi 40.000 aziende e verificato la legittima circolazione di oltre 387.000 persone. “Un particolare pensiero corre ai familiari ed alla memoria del vice brigadiere Mario Cerciello Rega, in servizio alla stazione Carabinieri di Roma – Piazza Farnese, ucciso la notte tra il 25 ed il 26 luglio 2019 durante l’espletamento di un servizio.
Queste le principali attività svolte dai carabinieri di Roma nell’ultimo anno: a giugno 2019, operazione “Equilibri” che ha evidenziato l’espansione nella capitale del clan mafioso “Fragalà”. I carabinieri del comando provinciale di Roma e del Ros hanno eseguito, nelle province di Roma e Catania, 31 arresti per associazione di tipo mafioso e per i reati – aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose – di estorsione, danneggiamento seguito da incendio, detenzione e porto abusivo di armi, traffico di stupefacenti, trasferimento fraudolento di valori e favoreggiamento personale; a luglio 2019, operazione “Malavita”. Sette arresti a carico di un’associazione, egemone nel quartiere di Montespaccato, capeggiata dai fratelli Franco e Roberto Gambacurta, per spaccio di cocaina. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati anche due esercizi commerciali, del valore stimato di circa 400 mila euro, utilizzati come base logistica dall’organizzazione criminale; a settembre 2019, nell’operazione “Primavalle” a Roma e in provincia di Latina, sono state arrestate 33 persone facenti parte di un’associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, composta da soggetti residenti o domiciliati nel quartiere popolare di Primavalle. Nel corso delle indagini altre 22 persone erano state arrestate in flagranza di reato; a ottobre 2019, operazione “Ferro di Cavallo” che ha portato all’arresto di 16 soggetti appartenenti a un’organizzazione criminale dedita al traffico di cocaina, detenzione illegale di armi, radicata nella città di Roma, con base operativa e logistica nel quartiere di Tor Bella Monaca;
A novembre 2019, operazione “Archeo”, 20 arresti per smantellare un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di cocaina, con base operativa e logistica nel quartiere di Tor Bella Monaca; a gennaio 2020, nelle province di Roma, Napoli, Siracusa e Cagliari, 14 arresti di soggetti ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danno dello Stato, ricettazione, possesso e fabbricazione di documenti falsi e sostituzione di persona; a gennaio 2020, nell’operazione “New Line” i carabinieri hanno arrestato 16 persone per associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di cocaina, hashish e marijuana, aggravata dall’uso di armi. Il sodalizio riforniva di cocaina, hashish e marijuana i quartieri del Trullo, Monteverde e Montespaccato, con un’espansione dell’interesse criminale anche nell’area di Pomezia; e nell’operazione “Coffee Bean”, eseguita nelle province di Roma, Napoli, Reggio Calabria, Viterbo e Frosinone, sono state arrestate 21 persone, ritenute responsabili di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, nonché di tentato omicidio, nel quartiere romano di San Basilio. Tra gli arrestati anche diversi soggetti vicini alla ‘ndrina calabrese dei Marando.
Ancora a gennaio 2020, operazione “Fort Apache”. Nel quartiere della Borghesiana sono state arrestate 13 persone appartenenti ad un’organizzazione criminale dedita al traffico illecito di sostanze stupefacenti; e nell’operazione “Adriano”, eseguita in Tivoli e Guidonia Montecelio, con l’arresto di 11 persone accusate di spaccio di sostanze stupefacenti all’interno delle case popolari del cd. Quartiere “Adrianella”, ma anche in luoghi insospettabili, quali una famosa gelateria di Villa Adriana, a febbraio 2020, operazione denominata “Akhua” eseguita nelle province di Roma, Napoli, Cagliari, Oristano, Reggio Calabria, Varese nonché in territorio spagnolo, che ha visto la realizzazione di 33 arresti per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, aggravata dall’uso delle armi. I carabinieri hanno accertato l’operatività di due distinte consorterie criminali dedite al narcotraffico, legate alla ‘Ndrangheta e alla camorra, capeggiate una da Vincenzo Polito e Francesco Filippone e l’altra dai fratelli Genny e Salvatore Esposito, tra loro interconnesse. Successivamente è stato eseguito anche un sequestro preventivo di beni per il valore complessivo di circa 1 milione di euro;
Ancora a febbraio 2020, operazione “Jackpot”, eseguita a Roma e nelle città di Viterbo, Terni, Padova, Lecce, nonché in Spagna ed in Austria, con l’arresto di 38 persone, er associazione per delinquere finalizzata alla frode telematica per il gioco d’azzardo, riciclaggio, intestazione fittizia di beni ed estorsione, aggravate dal metodo mafioso. Le attività hanno consentito di accertare l’operatività di uno strutturato sodalizio criminale capeggiato da Salvatore Nicitra, ex boss della “Banda della Magliana”; l’operazione “Nemesi” che ha consentito la disarticolazione di un’associazione per delinquere composta da 24 soggetti italiani. Il sodalizio criminale operava nei comuni di Monterotondo, Fonte Nuova, Mentana e Guidonia Montecelio, ed era dedito allo spaccio di stupefacenti del tipo cocaina e hashish; e l’operazione “Vento d’Oriente”. Tra la Capitale, Taranto, Napoli e Firenze, sono state arrestate 22 persone di nazionalità cinese, filippina e italiana, ritenute responsabili di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo metanfetamina, meglio nota come shaboo; a marzo 2020, nell’operazione “Salvezza” sono state arrestate 14 persone, responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, sequestro di persona, lesioni personali gravi e maltrattamenti. Sodalizio criminale che operava nel quartiere di Ponte di Nona, periferia est di Roma; e a maggio 2020, a Ostia è stato arrestato il gruppo di fuoco, composto da tre sicari, che lo scorso 20 aprile hanno gambizzato Paolo Ascani, cognato di Roberto Spada in via Antonio Forni di Ostia.