NUOVA UDIENZA DEL PROCESSO A VIRGINIA RAGGI
Si è svolta questa mattina davanti al giudice Roberto Ranazzi una nuova udienza del processo a carico della sindaca di Roma Virginia Raggi, accusata dalla Procura di Roma di falso in atto pubblico in merito alla nomina di Renato Marra a capo della direzione Turismo di Roma Capitale.
Gli avvocati della difesa, Alessandro Mancori, Pierfrancesco Bruno ed Emiliano Fasulo hanno depositato agli atti una copia del brogliaccio-prospetto per la nuova macrostruttura, compilato dal delegato della sindaca al Personale Antonio De Santis e dall’allora capo del Personale Raffaele Marra in base ai desiderata dei diversi assessori capitolini e presidenti di municipio per le diverse posizioni dirigenziali della macrostruttura capitolina.
Sulla base del brogliaccio la sindaca Virginia Raggi avrebbe poi preso le sue decisioni, avallando o meno le proposte di assessori e presidenti. Come hanno sottolineato gli avvocati: “Sul brogliaccio non sono presenti le fasce retributive di provenienza e quelle di destinazione dei diversi dirigenti”. Un punto importante secondo la difesa, infatti, sarebbe la prova che la sindaca non potesse sapere di aumentare così di circa 20mila euro l’anno lo stipendio del fratello di Raffaele Marra. Dopo lo scandalo uscito sui giornali la sindaca decise di revocare la nomina, arrabbiandosi via chat con il delegato al Personale De Santis per non averla informata.
Durante l’udienza di questa mattina, alla quale ha partecipato anche la sindaca, sono stati anche sentiti l’assessore allo Sport e Grandi Eventi di Roma Capitale Daniele Frongia (all’epoca dei fatti vicensindaco) e il dirigente del dipartimento Personale Gianluca Viggiano.
Durante la sua deposizione l’assessore Frongia è tornato all’autunno 2016, quando era in corso l’interpello per le nomine dirigenziali nella macrostruttura del Comune.
“Come tutti assessori – ha raccontato Frongia – ho partecipato ad alcuni incontri con il delegato della sindaca al personale, Antonio De Santis, il capo delle risorse umane Renato Marra e la sindaca. Ci fu un incontro plenario anche con consiglieri, presidenti di municipio si cercava di avere informazioni sui dirigenti per dare le nostre preferenze per la macrostruttura. Le informazioni preliminari finivano in un’istruttoria su un brogliaccio compilato da De Santis e Marra, ma poi la sindaca poteva anche disattendere tutta l’istruttoria”. L’ex vicesindaco ha poi proseguito: “Il brogliaccio era composto di fogli A3 molto grandi con dentro la lista di tutti i dirigenti. Non ricordo se erano presenti le fasce stipendiali. La sindaca come tutti noi non conosceva né tutti i dirigenti né tutte le loro qualità, facevamo incontri proprio per avere informazioni e guardare i cv”. “Personalmente – ha continuato ancora Frongia – chiesi anche consigli a qualche dirigente di lungo corso come l’attuale vice segretario Maria Rosa Turchi, e lo stesso Marra, dirigenti che sono lì da molti anni”.
Alla sindaca viene contestato dal Pm Francesco Dall’Olio il falso per la risposta inviata alla responsabile anticorruzione di Roma Capitale Maria Rosa Turchi che su richiesta dell’Anac aveva inviato tramite posta elettronica alla Sindaca (e allo stesso Viggiano) una richiesta di chiarimento in merito alla nomina di Renato Marra a capo della direzione Turismo. La Turchi chiese alla Sindaca che ruolo avesse svolto il fratello di Renato, Raffaele nella decisione della nomina, la sindaca rispose che Marra aveva pedissequamente seguito le sue direttive, ma le decisioni erano state prese da lei. Questa dichiarazioni viene contestata come falsa.