Religioni

NUMERO VERDE ANTI-SETTE DALLA COMUNITA’ GIOVANNI XXIII

sette


“La religione con le sette non c’entra  nulla. I fautori delle sette devono essere chiamati con il loro nome:  criminali. Si tratta di delinquenti che rovinano la vita di molte  persone, spesso sfruttando impropriamente il mondo del sacro per i  propri interessi a scopo di lucro. Invito tutti a parlare e  denunciare. Invito ad usare il numero verde Apg23 anti-sette, il  numero della speranza: 800 228866. Spezzare il silenzio per continuare  a vivere”. E’ quanto ha dichiarato don Aldo Buonaiuto, membro della  Comunità  Papa Giovanni XXIII (Apg23) fondata da Don Oreste Benzi,  intervenendo oggi su Rai 1 a Domenica In sulla questione delle sette  occulte. Il tema è tornato alla ribalta negli ultimi giorni in seguito  alla vicenda di Michelle Hunziker, vittima di una setta per cinque  anni.

“Fu il nostro fondatore don Oreste Benzi – continua don Buonaiuto,  coordinatore del Servizio anti-sette occulte della Comunità  Papa  Giovanni XXIII – ad avere l’intuizione di creare un numero verde per  dare voce alle vittime delle sette. E’ un fenomeno non conosciuto di  cui non se ne parla mai abbastanza. Un grande plauso a Michelle e sua  madre che hanno avuto il coraggio di scoperchiare un tema importante,  che riguarda la vita di migliaia e migliaia di persone”.

 Don Aldo Buonaiuto è coordinatore dell’equipe Anti Sette  Apg23, un servizio che lotta contro il dilagante fenomeno delle sette occulte tramite un centro di ascolto in grado di dare speranza e accompagnamento alle persone coinvolte. Gestisce il numero verde  anti-sette 800 228866, realizza azioni di sensibilizzazione sul  fenomeno e collabora con la squadra anti-sette della Polizia di Stato.

“Non abbiamo numeri precisi perchè queste realtà  si muovono in modo  occulto – ha precisato – Il segreto è proprio una delle componenti  principali delle sette. Bisogna allarmarsi in famiglia quando una  persona cara comincia a nascondere e ad avere dei segreti a causa di  nuove frequentazioni. Le micro sette, quelle composte da una decina di persone, sono altrettanto devastanti delle grandi e conosciute. Questo è purtroppo un problema troppo trascurato”.

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