Religioni

NON BISOGNA ABUSARE DEL CROCIFISSO

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“Il Vangelo di oggi ci invita a volgere il nostro sguardo al crocifisso, che non e’ un oggetto ornamentale o un accessorio di abbigliamento – a volte abusato! – ma un segno religioso da contemplare e comprendere”, questa è una parte del discorso pronunciato da Papa Francesco all’Angelus in Piazza San Pietro.

“Nell’immagine di Gesu’ crocifisso si svela il mistero della morte del Figlio di Dio come supremo atto di amore, fonte di vita e di salvezza per l’umanità di tutti i tempi. Gesù vuole far capire che la sua vicenda estrema – cioè la croce, morte e risurrezione – e’ un atto di fecondità, cioè le sue piaghe ci hanno guariti, una fecondità che portera’ frutto per molti. Così paragona se’ stesso al chicco di grano che marcendo nella terra genera nuova vita. Con l’Incarnazione Gesù è venuto sulla terra; ma questo non basta: Egli deve anche morire, per riscattare gli uomini dalla schiavitù del peccato e donare loro una nuova vita riconciliata nell’amore”.

“Questo dinamismo del chicco di grano, compiutosi in Gesù, deve realizzarsi anche in noi suoi discepoli: siamo chiamati a fare nostra la legge pasquale del perdere la vita per riceverla nuova ed eterna. Cosa significa perdere la vita? Significa pensare di meno a se’ stessi, agli interessi personali, e saper ‘vedere’ e andare incontro ai bisogni del nostro prossimo, specialmente degli ultimi. Compiere con gioia – conclude il pontefice – opere di carita’ verso quanti soffrono nel corpo e nello spirito e’ il modo piu’ autentico di vivere il Vangelo, e’ il fondamento necessario perchè le nostre comunità crescano nella fraternità e nell’accoglienza reciproca”.

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