Ambiente

NO AL NUOVO IMPIANTO AMA NELL’AREA DELL’EX TMB SALARIO

L’impianto Ama per il trattamento di 30mila tonnellate di rifiuti derivanti dalle terre di spazzamento non sarà più realizzato nell’area che ha ospitato fino al dicembre 2018 il tmb Salario, nel Municipio III.
L’assessora capitolina ai Rifiuti, Sabrina Alfonsi, ha comunicato la decisione alla commissione capitolina competente, al termine di alcuni incontri di una commissione costituita ad hoc, dopo l’ok in Assemblea Capitlina alla mozione 124 che riguardava proprio la verifica della bontà della localizzazzione al Salario di questo impianto.

“Dopo tutte le verifiche fatte e un confronto serrato col sindaco-commissario, Roberto Gualtieri, la scelta è stata quella di delocalzizare l’impianto in un altro sito, mantenendone però l’importanza- ha spiegato Alfonsi- Quello delle terre di spazzamento per una metropoli come Roma è un impianto fondamentale perché da queste terre recuperiamo sabbia, ghiaie e metalli ferrosi utili anche per la ricostruzione della città per gli asfalti e i cementi. E’ un piccolo impianto per l’economia circolare a cui la città non deve rinunciare e che prevede il trattamento di 30mila tonnellate, un terzo della necessità che la città ha da quando abbiamo rimesso in campo le spazzatrici”.

Ad agosto il Campidoglio aveva scelto di localizzare l’impianto al Salario aprendo un confronto molto duro col Municipio III, che non voleva più in quell’area impianti dedicati ai rifiuti. Il progetto Ama era stato poi assoggettato a valutazione di impatto ambientale in Regione. Ora, dopo quasi un anno, il Comune cambia idea sulla location perché, a valle di incontri e anche di un sopralluogo nel sito da parte della commissione costituita ad hoc (di cui ne ha fatto parte anche il Municipio III), ci si è resi conto dell’insostenibilità ambientale di quell’infrastruttura nell’area del Salario.
“Il tema non è legato all’impiantistica di economia circolare ma al rispetto di regole che ci siamo voluti dare, perché l’impatto ambientale per noi è fondamentale”, ha spiegato Alfonsi motivando la decisione di cambiare localizzazione all’impianto.

“Sono già avviati i confronti per un’altra localizzazione- ha concluso l’assessora- In questi giorni ci sarà una comunicazione ufficiale di Ama alla strtuura del Giubileo, in cui si chiederà questa delocalizzazione, perché la città non intende perdere i fondi stanziati per una parte del ciclo dei rifuti e usarli nei tempi, posizionando l’impianto in un altro sito cittadino”.

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