NELLO SPORT NON SI LASCIA INDIETRO NESSUNO
Stamattina a Roma si corre la Maratona, un evento internazionale e tappa fissa dei tanti romani che avranno la possibilità di poter correre liberi per le strade della città; ma, quest’anno più che mai, i veri protagonisti non saranno i kenioti che dominano la specialità, bensì sarà popolata da un folto gruppo di persone che magari non potranno competere per arrivare primi al traguardo ma, e su questo non c’è alcun dubbio, che sono i veri vincitori della sfida.
Sono ben 89 infatti le associazioni no profit, provenienti da tutte le parti d’Italia, che domani si riverseranno nelle strade per le vie del centro colorandole e animandole con la passione centinaia di atleti, molti dei quali con fragilità diverse; si potranno infatti incontrare gli ammalati in carrozzina dell’Unitalsi ma anche i detenuti in art. 21 della Casa di Reclusione di Rebibbia, passando per i giovani migranti ospiti dei centri di accoglienza Sprar e CAS di Roma. Non si può non dire che la corsa che esprima in concetto chiaro: nello sport non si lascia indietro nessuno.
Si parla tanto di sconfiggere qualsiasi tipo di razzismo e di diffidenza, annullando le differenze sociali ma a volte, forse, potrebbe bastare infilarsi un paio di scarpette e lasciarsi andare, coinvolgendo e ‘spingendo’ moralmente – e fisicamente – qualsiasi persona a cui vogliamo far spuntare un sorriso, a quelle persone a cui vogliamo far del bene.
Pietro Proietti