NELLE SCUOLE AL VIA “NOT IN MY NAME”: EBREI, CATTOLICI E MUSULMANI CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE
Sono aperte le adesioni delle scuole secondarie di secondo grado delle province di Milano, Roma e Torino al Progetto “Not in my name. Ebrei, Cattolici e Musulmani in campo contro la violenza sulle donne”, come proposta per i “Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento”.
Il progetto è frutto della collaborazione tra l’Ucei (Unione delle Comunità Ebraiche in Italia), la Coreis (Comunità Religiosa Islamica Italiana) e l’Apra (Ateneo Pontificio Regina Apostolorum). È stato finanziato dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso il bando su “prevenzione e contrasto alla violenza alle donne anche in attuazione della Convenzione di Instanbul” che pone al centro di tale campagna la necessità di interventi educativi.
“I tre monoteismi – spiega una nota – scendono in campo contro il pregiudizio, la discriminazione e la violenza di genere, nella convinzione che i valori universali di pace, giustizia, rispetto e amore per l’altro di cui sono portatori confliggono con tali fenomeni e possono contribuire a depotenziarli. Una tale formazione ai valori implica anche un approccio autocritico, volto a conoscere e superare le proprie contraddizioni interne, nella consapevolezza che non sempre le comunità religiose, nel corso dei secoli, sono state ’amiche delle donne’. Tuttora, a volte, azioni discriminatorie e violente sono messe in atto in nome della ’fede’ invertendo così i principi spirituali ed etici universali.”
“L’obiettivo – conclude la nota – è quello di proporre un messaggio positivo, utile per la società nella sua interezza, proprio a partire dal nucleo fondante di ciascuna delle tre tradizioni religiose.”