NELLA CAPITALE IMPENNATA DEI PREZZI, L’ALLARME DELLA UIL LAZIO
“Impennata dei prezzi nella Capitale nella chiusura d’anno 2018. Durante lo scorso mese di dicembre, infatti, si è registrato un aumento dei costi in quasi tutti i settori del quotidiano, dall’alimentari alle bollette, ai servizi ospedalieri, ai trasporti, al gas che segna un più 12 percento rispetto all’anno precedente”. Questi alcuni dati, elaborati dalla Uil del Lazio e diffusi in una nota, relativi ai prezzi al consumo registrati lo scorso mese di dicembre nella Capitale. “Forte incremento – si legge – per tutti i costi delle utenze domestiche che complessivamente registrano un aumento di quasi il 5 percento rispetto al 2017. Nello specifico, cresce del 5,6 percento il costo della fornitura d’acqua, del 5,6 percento quello delle acque di scarico, dell’8,6 percento il costo dell’energia elettrica, del 4,8 percento il gasolio per riscaldamento, del 3 percento quello dei combustibili solidi. Ma anche il paniere della spesa non è da meno. Basti pensare soprattutto al costo dei vegetali che sale del 3,2 percento, delle bevande alcoliche (+2,6 percento) e del latte e formaggi che registrano un più 1 percento rispetto all’anno precedente. Settore questo alimentare in cui l’incremento nella Capitale è di gran lunga superiore a quello nazionale, così come avviene per le spese mediche e paramediche che aumentano rispettivamente del 2,6 percento e dell’1,9 percento. Aumenti dovuti soprattutto alla maggiorazione del costo del parto naturale in regime privatistico e ai costi della fisioterapia. Partorire e curarsi a Roma quindi costa più che in qualsiasi altra città della Penisola”. “Una tendenza che penalizza ulteriormente i cittadini della Capitale già in balia di un degrado senza precedenti – commenta il segretario generale della Uil del Lazio, Alberto Civica – Se a ciò aggiungiamo l’aumento dei costi di elettricità e riscaldamenti, purtroppo comuni alla maggior parte dei Comuni italiani, la situazione si aggrava ancor di più. Inoltre non è da sottovalutare anche l’incremento dei costi del trasporto, che va a discapito soprattutto dei nostri pendolari che ogni giorno raggiungono Roma tra mille difficoltà”. “Ammonta al 2,2 percento infatti – si legge ancora nella nota del sindacato – l’aumento dei costi del trasporto su rotaia e dell’1 percento su strada, causato anche dall’incremento del costo delle assicurazioni private (+1,8 percento). Impennata per i pacchetti vacanza che salgono del 4,2 percento rispetto al 2017 e del 16,2 percento rispetto a novembre 2018. Ci si può consolare però con un trattamento dal parrucchiere o in un salone di bellezza i cui costi, anche se di poco, sono gli unici a diminuire (-0,5 percento)”.