NEL LAZIO IL PIÙ ALTO NUMERO DI DONNE DETENUTE, DATO IN CRESCITA
Durante il convegno ‘Vite in sospeso’ organizzato dal sindacato regionale Uil all’interno del carcere di Rebibbia, sono stati forniti i dati sul sistema carcerario della regione Lazio, realizzati ed elaborati dalla Uil di Roma e del Lazio, in collaborazione con l’istituto di ricerca Eures. Il Lazio è la regione col maggior numero di donne detenute, molte ancora in attesa di giudizio. Con il 6,4% è il Lazio la regione con il più alto numero di donne detenute, contro una media nazionale del 4,2%. Donne suddivide tra le quattro strutture penitenziarie femminili della regione Lazio: Rebibbia, Civitavecchia, Latina e la Casa di reclusione di Paliano, strutture che complessivamente ospitano 402 detenute. La popolazione carceraria femminile del Lazio presenta nel 2016 una crescita, con un incremento delle presenze dell’11,7% (+42 in termini assoluti).
L’incidenza delle detenute straniere è diventata una costante. Nel Lazio, la maggior parte delle detenute proviene dai Paesi Ue (37,9%), a seguire un 27% proviene dall’ex Jugoslavia e dall’Albania e un 30% diviso tra Africa e SudAmerica. Una seconda variabile da tenere in considerazione è quella socio-anagrafica, cioè l’età delle detenute. Nella regione Lazio sono le due fasce centrali a detenere il maggior numero di presenze, con una prevalenza della fascia 30-39 anni (con 112 detenute a dicembre 20169 seguita dalla fascia 40-49 anni (111 detenute), più contenuta la fascia delle detenute più giovani, 18-22 anni. la componente under 30 rappresenta nel Lazio il 19,2% contro il 17,1% della media nazionale. La terza variabile significativa è rappresentata dalla situazione familiare delle detenute. Meno di un terzo delle detenute che alloggiano negli istituti carcerari laziali presenta una relazione di partnership consolidata. Le detenute coniugate ammontano al 24,4% del totale e le conviventi il 7,5%. Più alta, invece, l’incidenza delle nubili, 38,3% contro il 28,7% della media italiana.
Particolarmente elevato è invece il numero delle detenute con figli che nel Lazio risultano essere 291, pari al 72,4% delle detenute censite, con una media di 2,9 figli a testa. Undici di questi sono attualmente ospitati nella case circondariale di Rebibbia. Tra le donne detenute del Lazio, che negli ultimi cinque anni oscilla tra il 16 e il 19,4%, è quello delle donne in attesa di una pena definitiva.
Ultimo, non per importanza è la questione del lavoro. Un elemento importante nei vari percorsi di reinserimento diventa il lavoro. È la Basilicata a presentare la più alta percentuale di detenute lavoranti, il 91,7% di quelle presenti contro il 41,3% delle detenute del Lazio, regione che si posiziona al settimo posto.