NEL 2017 ACCOLTI DALLA CARITAS 2400 CLOCHARD E DISTRIBUITI 400MILA PASTI
«Nell’anno in cui, su invito di Papa Francesco, scegliamo di rinnovare l’impegno alla dimensione educativa dei giovani a fianco delle famiglie, la Caritas propone un itinerario per questo tempo liturgico che ha come obiettivo primario l’incontro con l’altro – in particolare il diverso, l’ultimo, l’emarginato – come esperienza per la scoperta di Dio attraverso il povero. Una serie di proposte di solidarietà che culmineranno con la Settimana della carità, ultima delle cinque di Quaresima». Così l’arcivescovo Angelo De Donatis, vicario di Sua Santità per la diocesi di Roma, in una lettera inviata nei giorni scorsi a tutti gli organismi pastorali e parrocchie della Capitale, presenta i tradizionali appuntamenti di solidarietà proposti alla fine della Quaresima. Si inizierà domenica 18 marzo, Giornata della carità, con la colletta in tutte le chiese di Roma a sostegno dei 50 centri di accoglienza promossi dalla diocesi per rispondere ai bisogni della città, mentre giovedì 22 marzo, alle 19 nella basilica di San Giovanni in Laterano, l’arcivescovo De Donatis presiederà la veglia di preghiera “Carità fino al martirio”: la celebrazione di quest’anno, per la coincidenza della giornata, sarà dedicata ai Missionari Martiri ed è organizzata dalla Caritas diocesana in collaborazione con il Centro per la cooperazione missionaria tra le Chiese del Vicariato di Roma.
La colletta di domenica contribuirà all’attività dei 50 centri diocesani – ostelli, comunità, case famiglia e mense sociali – che operano a supporto delle comunità parrocchiali coordinandosi con i centri di ascolto. Un’attività che, solo nel 2017, ha visto impegnati più di 6mila volontari per dare da mangiare a oltre 12mila persone, accogliere 2.400 senza dimora, curare 5mila malati indigenti, incontrare e sostenere 5mila detenuti. Grande l’impegno delle parrocchie per dare “ascolto” a 47mila famiglie. Oltre 400mila pasti distribuiti, 200mila pernottamenti, 14mila prestazioni sanitarie, 52mila visite domiciliari a famiglie e anziani. Il tutto è illustrato nel rapporto con statistiche e approfondimenti. Non mancano poi le nuove forme di solidarietà che hanno visto protagoniste le parrocchie romane: il progetto “Quartieri solidali” per coinvolgere le comunità parrocchiali all’incontro con gli anziani fragili attraverso lo sviluppo di comunità. Sono 8 le parrocchie che sperimentano l’iniziativa coinvolgendo 260 anziani e 210 volontari; “Casa Wanda” il centro diurno Alzheimer di assistenza ai malati e di sollievo per le famiglie, inaugurata a giugno a Villa Glori; gli Empori della solidarietà “territoriali”, a Spinaceto, al Trionfale e a Montesacro, gestiti dalle parrocchie in collaborazione con i municipi; il progetto “fattiDirete”, arrivato a coinvolgere 139 Centri di Ascolto parrocchiali che condividono iniziative e programmi.
Infine, in preparazione al prossimo Sinodo dei vescovi che ha per tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”, la Caritas ha intensificato l’impegno nelle scuole secondarie superiori della Capitale, coinvolgendo complessivamente 6.106 studenti di 62 Istituti in progetti di alternanza scuola-lavoro, volontariato, campi di servizio e programmi di educazione alla pace e alla mondialità. «La realtà del volontariato – afferma monsignor Enrico Feroci – è un’opportunità preziosa per offrire alle nuove generazioni degli interrogativi sul senso dell’esistenza, un’esperienza importante di educazione ai valori della gratuità e dell’impegno. Questo perché si tratta di esperienze che non si esauriscono in un servizio, ma offrono uno stimolo ad uscire dall’indifferenza e dalla rassegnazione per vivere un senso nuovo dell’esistenza nella vicinanza ai più poveri. All’interno di tale contesto “educativo” il volontariato è anche autentica espressione di fede e di carità evangelica, che sente prioritario l’impegno per il bene del prossimo e la disponibilità a perdersi a favore dell’altro».