NATALE DI ROMA: DAI TEATRI ARRIVANO RACCONTI, ARTE E CULTURA ONLINE

Racconti, arte, cultura, immagini e scambi: l’associazione Teatro di Roma, seppure ancora a distanza, festeggia il Natale di Roma con un programma di iniziative digitali da seguire sui canali social.
Un omaggio alla nascita della città eterna e alla riscoperta dei volti urbani e artistici di Roma, dei suoi luoghi, ma anche delle sue molteplici sfaccettature catturate dallo sguardo di giovani ragazzi e ragazze, attraverso una staffetta di incontri e un puzzle di immagini proposti in due momenti video in onda mercoledì 21 aprile.
Si inizia alle 17 con “Dov’è il centro di Roma?” I luoghi della città raccontati dagli adolescenti, a cura di Roberto Gandini e Gianluca Rame, una raccolta video di interviste a studenti e studentesse di alcune scuole romane impegnate con il laboratorio teatrale integrato Piero Gabrielli attorno al progetto teatrale e musicale dedicato al Purgatorio di Dante per i 700 anni dalla morte del sommo poeta. Un’esplorazione della Roma dei ragazzi, per restituire le tante città di Roma, dove nel tempo si sono sovrapposti stili, epoche e segni, e per ricostruire insieme una mappa emozionale della capitale, fatta dei luoghi che gli adolescenti frequentano, quelli che riconoscono come loro spazi e quelli poco frequentati, quelli dove sono stati felici e quelli in cui hanno paura di andare. Partendo da una domanda che, se posta a ragazze e ragazzi di diversi quartieri di Roma, non avrà mai una risposta univoca: “Qual è, per te, il centro di Roma?”.
Si prosegue alle 18 con “La Roma degli errori e la Roma dei segni”, quinto e ultimo degli incontri condotti da Graziano Graziani del laboratorio partecipativo e artistico Immagini di città. Con Paolo Fallai, giornalista e scrittore, profondo conoscitore delle vie di Roma, che ha raccontato da molti punti di vista, andremo per i luoghi “sbagliati” della Capitale alla riscoperta delle targhe che riportano informazioni erronee, oppure delle false attribuzioni che si sovrascrivono a quelle vere, costruendo una mitografia verosimile ma, a volte, non del tutto esatta; mentre Giorgio de Finis, antropologo, artista e curatore del progetto Museo delle periferie, proporrà il suo personale viaggio tra i segni che riscrivono la città con l’intervento La città tatuata: geografia dei fregi e degli sfregi urbani dipinti, aggirandosi tra i murales e altre istallazioni artistiche che, come moderni monumenti e architetture, aggiungono o modificano l’immaginario sulla pelle di Roma.