NASCE IL SISTEMA SCUOLA-IMPRESA GRAZIE AL CONSORZIO ELIS E ALL’ACEA
La scuola del futuro inizia con un’assunzione di responsabilità da parte delle imprese, che si preparano a ricoprire un ruolo chiave nel processo educativo di circa 100mila studenti. “Molti di loro – dice Pietro Papoff, Direttore del Consorzio Elis – non sanno ancora cosa vogliono diventare da grandi. Il bombardamento mediatico, i pregiudizi di genere, il fantasma di una crisi perenne allontanano troppo spesso i giovani dai loro sogni. È proprio lì che le aziende, con le loro persone, possono fare la differenza mostrandosi ai giovani, e chiedendo a tutti loro di non rinunciare ai talenti che sentono di avere”. Qui entrano in gioco le Role Model, oltre 100 professioniste che incontreranno gli studenti delle 100 scuole aderenti raccontando il proprio lavoro e il percorso umano e professionale. “Per me la presidenza di Elis rappresenta un impegno importante, da assolvere con dedizione e cura” ha dichiarato Stefano Donnarumma, Ad di Acea e neo Presidente del Semestre di Elis, in occasione dell’inaugurazione dell’anno formativo 2018/2019 del consorzio. Donnarumma ha poi aggiunto: “La Business Community non vuole e non deve restare indifferente al tema della formazione dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro, soprattutto in un contesto come quello attuale dove la tecnologia impone ritmi di apprendimento sempre più veloci e sfidanti. E’ con questo presupposto che con il percorso che si apre oggi, diamo il via al progetto Sistema Scuola-Impresa che si pone l’obiettivo di sviluppare il rapporto tra studenti e aziende. Le imprese del Consorzio – ha proseguito il neopresidente – hanno selezionato al loro interno 100 professioniste ambasciatrici, che Elis ha battezzato Role Model per “ispirare” gli studenti che affrontano la difficile scelta dell’ingresso nel mondo del lavoro. Ciò avverrà grazie ad un programma di incontri presso Istituti scolastici in tutta Italia. La finalità del progetto è guidare i giovani talenti alla cultura del lavoro creativo e sviluppare in loro le cosiddette soft skills, quell’insieme di qualità, quali il pensiero indipendente, il lavoro di squadra e l’empatia, che permettono di imparare ad imparare. In Acea abbiamo già attivato percorsi di formazione che coinvolgono il mondo della scuola, come il progetto Ideazione, in virtù del quale alcuni esperti e tecnici di Acea hanno trasferito agli studenti delle scuole partecipanti, le proprie conoscenze e quei principi cardine alla base di un nuovo modo di fare impresa”. “Il mio auspicio – ha concluso Donnarumma – è che tali esperienze possano essere di ispirazione per il lavoro che con Elis svolgeremo nei prossimi mesi”.
I temi principali dell’intervento di Lorenzo Fioramonti, Vice Ministro del Miur: “Lieto di essere qui, lo dico senza retorica. Un luogo periferico in cui la formazione fa la differenza per tutto il quartiere”. Alla domanda “come cambia la scuola?” risponde: “la scuola, ad oggi, non cambia. Rispetto a 100 fa tutto è cambiato intorno a noi, ma il modello scolastico è rimasto lo stesso. La sfida è concepire la formazione come un processo integrato. Non deve essere solo la scuola ad educare, altrimenti la carichiamo di responsabilità senza darle gli strumenti giusti. Deve aprirsi a tutte le componenti della società, per recepire e restituire input, proprio come fa Elis. Vorremmo che la scuola fosse al centro di un ecosistema. Le aziende, in questo processo, ricoprono un ruolo importante. Possono dare e prendere molto dal rapporto con le scuole. Penso che gli studenti sappiano fare domande che i professionisti non si fanno più. Quelle domande sono fondamentali”. Sul progetto Sistema Scuola-Impresa: “Possiamo e dobbiamo collaborare. Il Ministero farà da cassa di risonanza. La nostra idea è integrare nel sistema nazionale progetti pilota virtuosi”. Sistema Scuola – Impresa, della durata di due anni, avrà una parte “inspirational”, con le Role Model che incontreranno gli studenti e con eventi divulgativi e visite negli stabilimenti, e una parte orientata al trasferimento di competenze, con 4 focus specifici: digital soft skills, dialogo generazionale, valorizzazione del ruolo del docente, robotica e coding. Questi moduli applicativi sono promossi da A2A, Acea, Accenture, Almaviva, Alstom, Arriva, Ashoka, Atos, Campari, Cattolica, Cefla, Cisco, Enel, Eni, EY, Generali, Hitachi, Iren, Italtel, Leonardo, Manpower, Open Fiber, Oracle, Poste Italiane, Rai, Randstad, Sas, Snam, Terna, Tim, Vodafone, Wind 3, in partnership con SDA Bocconi, Luiss, Liuc, Università di Modena e Reggio, Fondazione RUI, Valore D, Skuola.net. “Filosofia & Design Thinking”, un programma di formazione alle “digital soft skills”, che ha per finalità quella di inserire in azienda giovani laureandi/laureati in Filosofia e Scienze Umanistiche attraverso esperienze on the job. “Fare Scuola”, il cui obiettivo è fornire ai docenti italiani strumenti all’avanguardia per formare gli studenti ad affrontare efficacemente il mondo del lavoro. In tal senso verranno messe a disposizione dei docenti non soltanto conoscenze ed esperienze, ma anche le sedi delle aziende coinvolte, avvalendosi altresì di competenze esterne per tematiche più specifiche. “Inter-generation Lab”, un progetto di formazione dei dipendenti, che si propone di migliorare l’attitudine all’innovazione delle persone in azienda attraverso la contaminazione di esperienze e conoscenze all’interno di team misti, formati da dipendenti, studenti, docenti di istituiti superiori e ricercatori universitari, valorizzando così la diversità intergenerazionale. “Tech Camp”, un workshop di robotica e coding dedicato ai figli dei dipendenti, che ha per obiettivo quello di avvicinare i ragazzi alle materie scientifiche e tecnologiche, stimolando in loro proattività e cultura imprenditoriale. Ai progetti per il prossimo futuro fanno eco, nella ricca giornata di oggi, anche 10 buone notizie raccontate live da altrettanti studenti, di diversi ambiti formativi, con un focus specifico sul mondo del sociale, che da sempre caratterizza la mission di Elis. Storie di ragazzi a cui l’esperienza di formazione in via Sandro Sandri ha cambiato la vita. Un passaggio di consegna tra quelli che chiudono il proprio percorso e quelli che sono appena arrivati. “Innovazione e attenzione sociale sono le due direttrici intorno a cui è costruito l’intero progetto di Elis. Il nostro obiettivo è consentire alle persone – specialmente quelle con meno possibilità – di disegnare il proprio progetto di vita partendo dal lavoro. Questo significa collegare studenti e aziende attraverso la formazione, mettere in contatto grandi imprese e piccole startup in tavoli di co-innovazione, intercettare le distanze sociali e cercare di annullarle offrendo ai giovani in difficoltà una prospettiva di rilancio personale e professionale”, a dirlo Pietro Cum, Amministratore Delegato Elis. (xcol5) © Agenzia Nova – Riproduzione riservata