MIGLIAIA GLI STUDENTI IN CORTEO A ROMA: “NON SAREMO FUTURI SCHIAVI”
Migliaia di studenti in piazza a Roma per la mobilitazione nazionale degli studenti. Il corteo, partito da Piramide pochi minuti fa, si dirige verso il Ministero dell’Istruzione. In testa al corteo gli studenti del Fronte della Gioventù Comunista (FGC), principali organizzatori della mobilitazione nella Capitale. “Non saremo i futuri schiavi” è lo slogan della manifestazione, che rivendica un’istruzione “gratuita e per tutti”, attacca lo sfruttamento in alternanza scuola-lavoro e la “scuola dei padroni”.
“Ci stanno educando a un futuro da schiavi – dichiara Alessio Angelucci, segretario romano del FGC – “Altro che lotta alla disoccupazione giovanile, l’alternanza scuola-lavoro mette gli studenti e le scuole al servizio delle grandi imprese e dei loro profitti. Una palestra di sfruttamento e precarietà, in cui si impara ad accettare qualsiasi condizione lavorativa ed essere flessibili. La “buona scuola” del governo e del PD è buona per la Confindustria, ma non per chi la vive ogni giorno. Contro questo modello di scuola serve lottare, no a compromessi con chi vuole piegare l’istruzione al profitto. Vogliamo diritti e tutele, inclusa una giusta retribuzione per le ore lavorate”.
“Non ci aspettiamo inversioni di rotta da parte del Ministro Fedeli, ma certo non ci accontenteremo di qualche briciola» – conclude Angelucci – «Oggi purtroppo non esiste la volontà politica di risolvere i problemi degli studenti e di una scuola che è sempre più classista. Le nostre scuole continuano a crollare, chiedono contributi “volontari” sempre più alti nel silenzio assordante del Governo che pensa ad aumentare le spese militari e gli incentivi per le imprese. Oggi in piazza non ci sono ragazzini sfaticati, ma migliaia di giovani che lottano per una scuola diversa, gratuita e di qualità, e per il loro futuro”.
“Con le mobilitazioni di oggi le tute blu sono tornate, intendiamo costruire gli stati generali dello sfruttamento in contrapposizione a quelli dell’alternanza lanciati dalla Ministra Fedeli il 16 dicembre. – dichiara in una nota Francesca Picci, Coordinatrice nazionale dell’Unione degli Studenti -. Le risposte del MIUR sono insufficienti: vogliamo subito uno Statuto degli studenti in alternanza che garantisca percorsi di qualità e totalmente gratuiti per gli studenti. Abbiamo consegnato al Miur – ‘Ministero Italiano Umiliazioni e Ricatti’ le patatine fritte che ogni giorno ci spacciate per formazione obbligatoria.”
“Anche gli universitari sono scesi in piazza contro i tirocini sfruttamento e una formazione sempre più precaria. Con noi universitari ci sono anche gli aspiranti insegnanti che rivendicano una retribuzione dignitosa e certezze per il futuro – aggiunge Andrea Torti, Coordinatore nazionale di Link Coordinamento universitario -. Siamo in piazza con docenti, ricercatori precari e dottorandi per il riscatto dell’università pubblica, oggi blocchiamo gli Atenei con iniziative che si protrarranno anche questo pomeriggio. Pretendiamo maggiori finanziamenti, assunzioni e garanzie di diritto allo studio.”
“Questo governo prende in giro tutti, provando a contrastare la disoccupazione giovanile aumentando l’età pensionabile. E’ un paradosso! Nel nostra Paese non vi è alcuna speranza di futuro siamo costretti o ad emigrare o ad accettare lavoro povero – dichiara Martina Carpani, coordinatrice Rete della Conoscenza – . Le nostre esperienze sono la cartina di tornasole di un intero sistema di riduzione dei costi del lavoro fondato sul lavoro gratuito, sottopagato.. Per questo in piazza con noi ci sono i precari della ricerca, i riders e molti di coloro che sopportano ogni giorno ingiustizie. Siamo al fianco anche dei lavoratori di Amazon in sciopero per il black friday.”