MATRIMONI FINTI PER IMMIGRATI E FALSI INVALIDI, LA GDF SMATELLA BANDA CRIMINALE
E’ inoltre emerso che C.A., capostipite e promotore dell’organizzazione, dichiarato invalido civile al 100% in quanto affetto da patologie mentali di tipo psichiche, articolari e cardiache, percepiva da anni l’indennità di accompagnamento. Le indagini svolte, oltre a conclamare le condotte di usura e di esercizio abusivo dell’attività finanziaria, hanno invece permesso di rilevare che C.A. era perfettamente in grado di svolgere tutte le normali attività della vita quotidiana. Gli approfondimenti di natura tecnica, corroborati dai numerosi pedinamenti eseguiti dai finanzieri,hanno infatti evidenziato che l’indagato, oltre ad essere particolarmente lucido nella gestione dei propri affari illeciti, si muoveva in totale disinvoltura alla guida della propria autovettura frequentando, tra l’altro in maniera assidua, diversi locali della movida romana. La truffa ai danni dell’Inps per l’indennità indebitamente percepita è stata accertata in circa 70.000 euro.
Particolarmente gravi inoltre le condotte di 5 soggetti che, al fine di favorire la permanenza nel territorio italiano di F.Y. di anni 33 – soggetto pluripregiudicato di origine marocchina arrestato più volte e gravato da due decreti di espulsione – organizzavano un finto matrimonio, con tanto di compiacenti testimoni. Sul punto, particolarmente significativi appaiono i dialoghi intercettati dalle Fiamme Gialle in cui C.D. mette in guardia la futura “sposa”, A.E. di 26 anni, sulle risposte da fornire alle domande dei funzionari della Prefettura nell’ambito dei controlli effettuati per accertare la regolarità del matrimonio. Oltre al corrispettivo da pagare da parte di F.Y., pari a 1.200 euro , traspaiono in tali dialoghi particolari tesi a rendere credibile il rapporto tra i due coniugi, di fatto, perfetti sconosciuti. L’organizzatore si raccomanda addirittura con “la sposa” affinché indossi un abito elegante così da rendere più realistica la messa in scena. I cinque soggetti coinvolti, fra cui i “finti sposi” e i due testimoni, sono indagati per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Sono in corso perquisizioni e sequestri in relazione alle somme illecitamente percepite nonché la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti dei 15 soggetti complessivamente indagati.