Fatti di Roma

MALTRATTEMENTI: CASO CHIARA INSIDIOSO MONDA FATTO NON ISOLATO, A ROMA VIOLENZA SENZA QUARTIERE

Violenza Donne


Chiara,19 anni, giace da una settimana in coma in un letto del San Camillo: c’è finita per i calci e i pugni del convivente, che l’ha ridotta in fin di vita per gelosia.

Chissà cosa vedeva Chiara, giovane e carina, in quell’uomo di 35 anni con precedenti penali per droga, che l’aveva picchiata altre volte tanto da indurre il padre a sporgere denuncia. L’esito di quella relazione c’è stato: Chiara giace ora lì in un letto d’ospedale che probabilmente sarà l’ultima stazione di una vita spenta ancora prima di iniziare.

Uno striscione allo stadio per lei domenica e una fiaccolata di solidarietà a Casal Bernocchi, periferia romana, dove abitava: la gente silenziosa sfila con la paura nel cuore, perché questa non può essere la normalità.

Roma vive la violenza senza distinzione di quartiere e di ceto sociale: dai Parioli a Torbellamonaca è un susseguirsi di fatti criminosi che nel fine settimana appena trascorso hanno segnato numerosi episodi tragici.

Al Casilino un tossicodipendente ha cosparso di alcol la moglie dandole fuoco davanti a due bambini, per gelosia.

A Primavalle episodi di stalking e minacce di morte verso le ex conviventi da parte di un 32nne rumeno ed uno egiziano: in entrambi i casi erano già stati segnalati da tempo, invano.

Altri episodi al Quadraro e Castel Giubileo e ancora in presenza di una figlia anch’essa finita all’ospedale per percosse.

Ai Parioli invece le ben note storie di prostituzione minorile correlate da minacce e ricatti, droga e filmini porno.

La verità è che non abbiamo più riferimenti da dare, che vogliamo archiviare come obsoleti concetti portanti del vivere come gli affetti, la solidarietà, l’amore sostituendoli con succedanei insipidi e pericolosi in nome di un progresso che è invece un inarrestabile regresso dell’uomo in quanto tale.

Da Save the Children viene fuori, inoltre,  l’agghiacciante dato che un italiano su tre ritiene accettabile un rapporto sessuale con minori ed il 28 % degli adulti ha contatti adolescenziali tramite rete.

Le politiche di territorio sarebbero fondamentali: scuole, ambulatori, servizi sociali, per monitorare le sacche più pressanti di disagio e cercare soluzioni, ma questa nostra città che raccoglie innumerevoli storie di umano degrado e quasi sempre a carico delle donne e dei minori, è insensibile e brancola nel buio dell’indifferenza verso le fragilità, a dispetto delle tanto sbandierate quote rosa: solo ideologia e nulla che sia stato fatto né si farà probabilmente, perché l’immobilismo è la caratteristica precipua dell’attuale giunta capitolina.

E’chiaro che Roma è come una donna abbandonata a se stessa…sempre più sola.

Daniela Pieri

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