Fatti di Roma

MALTEMPO: ALLA LUCE DEL SOLE APPARE UNA ROMA IN GINOCCHIO

Arcobaleno Roma


Un doppio arcobaleno ha segnato ieri pomeriggio la fine, forse, delle grandi piogge su Roma.

E alla luce del sole lo sfacelo che questi 15 giorni di pioggia praticamente ininterrotta ha creato è ancora più evidente.

Non pioveva così dal 1917 dicono i climatologi, ed il riconoscimento dello stato di emergenza per il Lazio e la Toscana è un atto dovuto: danni per milioni di euro, economia in ginocchio, famiglie che hanno perso tutto completamente.

Solo a Roma sono 109 le persone che ancora non sono potute rientrare in casa e vivono in strutture garantite dal Comune; un milione e mezzo di euro dovrebbe essere stanziato come contributo alle famiglie più colpite, perlopiù nel XV municipio, dove in un consiglio straordinario sull’alluvione si è creata forte tensione tra i consiglieri proprio a causa del alloggiamento degli sfollati che inizialmente sono stati ospitati da parrocchie e palestre delle scuole anziché in albergo, come da prassi.

Quei cittadini che oltre al danno hanno anche subito la beffa di essere definiti dal Sindaco colpevoli di “abusivismo edilizio”, e dunque in parte  essi stessi causa del disastro di Prima Porta che li ha colpiti.

Mozione di sfiducia per l’assessore ai servizi sociali del Municipio e per quello capitolino, proteste e manifestazioni: ma la giunta Marino è impermeabile, al contrario del suolo della Capitale.

Asfalto distrutto, smottamenti, deviazioni e strade chiuse: la via Cassia, già pericolosa di suo, rimane  totalmente al buio e piena di buche; sull’Olimpica, all’altezza di Villa Panphili,  campeggia  un cartello luminoso che  avverte sulla chiusura di una  corsia e dunque avverte che ” si procede su una sola corsia nelle due direzioni “Code e traffico” e risale ai primi giorni della grande pioggia: non è più così ma nessuno pare essersene accorto, a parte gli automobilisti che spesso intraprendono tortuosi itinerari per le vie di Monteverde senza ragione, visto che la strada è regolarmente percorribile nei due sensi.

La sciatteria con la quale viene trattata questa città è impensabile: non c’è un minimo di amore e rispetto né logica nel vandalismo istituzionale di questi mesi, a prescindere dai disastri atmosferici: spazzatura ovunque, strade sventrate da lavori in corso perenni, viabilità modificata senza una logica, atti vandalici, furti, rapine e violenza: nessuno protesta (che strano), nessuno si indigna più di tanto, l’opinione pubblica pare assopita o forse è troppo sconvolta da tanta disastrosa conduzione da non trovare giusti tempi di reazione.

Di questa amministrazione nessuno ricorda neppure i nomi degli assessori: sarà una tattica per passare inosservati e sopravvivere 5 anni? Ma i romani sopravvivranno a questo disastro?

Daniela Pieri

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