LIBRERIE E NEGOZI PER BAMBINI, CHI RIAPRE LUNEDÌ A ROMA

Librerie, profumerie e negozi per bambini sono tra le attività a cui è consentita la riapertura in base al dpcm del 10 aprile. Ma le regole non sono le stesse in tutta Italia: diverse regioni hanno deciso di mantenere le chiusure, altre di allentare le restrizioni.
A Roma, in particolare, con l’ordinanza della Regione Lazio le librerie riapriranno dal 20 aprile, per garantire le misure di sicurezza necessarie. Il provvedimento regionale prevede anche la chiusura delle attività commerciali il 25 aprile e il primo maggio e la proroga fino al 3 maggio dell’attuale disciplina oraria dei negozi.
Per il resto, la città si sta preparando ad una graduale ripresa per affrontare la “fase 2” dell’emergenza. Naturalmente da sempre sono aperti supermercati, mercati, negozi di generi alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole. Ma anche tabaccai, lavanderie, i negozi per animali. Nel dettaglio, da subito dopo Pasqua, inoltre, hanno avuto la possibilità di riprendere l’attività anche falegnamerie e negozi di abbigliamento per bambini e neonati. Operativi, soprattutto per emergenze, idraulici ed elettricisti.
Possono restare aperte le attività che vendono prodotti informatici e per le telecomunicazioni, illuminazione, elettrodomestici. Inoltre, hanno iniziato ad alzare le saracinesche anche i negozi che vendono articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l’igiene personale. E, sullo stessa linea, sono aperte anche alcune erboristerie, da ritenersi assimilabile a quella del commercio di prodotti per l’igiene personale. Si può andare dall’ottico, perché rientra tra i servizi essenziali. Sono aperti ferramenta e vivai, molti dei quali si sono attrezzati con le consegne a domicilio.
La Regione Lazio ha emanato l’ordinanza che autorizza gli spostamenti, all’interno del proprio comune o verso un comune limitrofo, per lo svolgimento in forma amatoriale di attività agricole e la conduzione di allevamenti di animali da cortile, sempre esclusivamente nel rispetto di quanto previsto dai decreti della presidenza del Consiglio dei ministri e di tutte le norme di sicurezza relative al contenimento del contagio da Covid–19.
Come detto, anche alcuni negozi di abbigliamento per bambini hanno iniziato ad alzare le serrande. Inoltre, si può trovare aperto anche il commercio al dettaglio di combustibile per uso domestico e per riscaldamento e le attività di vendita di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini. Tuttavia, vale sempre la regola che gli acquisti si possono fare vicino casa.
Dal 14 aprile possono ricominciare la loro attività quelle aziende che commerciano in carta e cartone, computer, apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni, elettrodomestici, elettronica di consumo audio e video, ferramenta, vernici, vetro piano materiale elettrico e termoidraulico. Insomma, pian piano, chi a giorni alterni, chi mezza giornata, la Capitale sta riaprendo i battenti, fermo restando che la fase 2 dovrebbe partire dal 4 maggio prossimo, e quella che si sta aprendo è, come hanno sottolineato gli esperti, una sorta di periodo di transizione che dovrà essere accompagnato dal rispetto di una serie di regole e di misure igieniche.
Il distanziamento, l’uso di guanti e mascherine, l’accesso scaglionato dei clienti, da regolare in base all’ampiezza dei locali, la disponibilità dei sistemi per la disinfezione delle mani sono le principali “regole” imposte a chi intende riprendere l’attività.