LE MONETE DI FONTANA DI TREVI PER 3 MESI ALLA CARITAS, POI AFFIDATE ALL’ACEA
Ancora tre mesi, poi dal primo aprile la Caritas diocesana di Roma non potrà più contare sulle monete della Fontana di Trevi, e delle altre fontane monumentali capitoline, per finanziare i propri progetti sociali. La sindaca Virginia Raggi, con un’apposita memoria di giunta approvata lo scorso 28 dicembre ha solo prorogato l’affidamento del “tesoretto” (quasi 1,5 milioni all’anno) generato dai turisti alla Caritas, in previsione di un passaggio di competenze ad Acea. Sarà infatti la Spa di energia e acqua, secondo quanto previsto dalla memoria di giunta, a occuparsi della procedura di “insaccamento, prelevamento, pulizia, conteggio e versamento” delle monetine gettate nelle fontane. Per questo sarà modificato con un ‘addendum’ il contratto di servizio di Acea, ampliando i servizi già resi dalla società di via Ostiense alle fontane monumentali, tra cui la pulizia, e prevedendo soluzioni operative per quelle fontane la cui pulizia attualmente è curata dal dipartimento Simu tramite soggetto esterno appaltatore. I fondi ricavati con le monete, al netto di quanto necessario a finanziare l’ampliamento dei contratto di servizio di Acea, dovranno essere destinati prevalentemente a progetti sociali e per la parte restante alla manutenzione ordinaria del patrimonio culturale della città.