Fatti di Roma

LE DONNE E L’ISTRUZIONE HANNO UN VALORE INESTIMABILE MA…

Insegnante


Se le nuove generazioni italiane sapranno parlare, leggere e scrivere in italiano, per l’82% è merito delle donne; si, è quello il dato relativo al numero di insegnanti di sesso femminile che attualmente lavorano in Italia ma tanti sono gli ostacoli che ci sono tra di loro e il loro obiettivo didattico e professionale.

Sempre più over 40, sempre meno apprezzate e sempre con meno diritti. E’ questa la situazione attuale che porta le donne sempre più spesso lontane da casa, con poche possibilità di tornare, con stipendi ormai ridotti all’osso e l’incertezza sulla pensione nel futuro.

In una nota l’Anief ci spiega la situazione attuale delle donne assunte dove “alla primaria coprono oltre il 96% delle cattedre e all’infanzia sono il 99,3%. Se si includono anche le altre categorie professionali, nella scuola risultano 1.038.606 dipendenti, di cui 821.144 donne e 217.462 uomini. Con il piano straordinario della buona scuola, il contingente femminile è stato numericamente rafforzato, ma la qualità del lavoro è in caduta libera”. “Nel 2015- dichiara Marcello Pacifico, presidente dell’Anief – migliaia di precarie sono state assunte fuori provincia. Sinora, tante hanno potuto beneficiare della supplenza annuale, valida come anno di prova, ma con il nuovo anno saranno costrette ad abbandonare genitori, coniugi e figli. E aderire al nomadismo professionale andando a finire nei mega-ambiti territoriali, passando da precarie a docenti transumanti. E malgrado svolgano un lavoro sempre più esposto a rischi di malattie professionali, dovranno lasciarlo alle soglie dei 70 anni, per percepire un assegno di quiescenza che già oggi per quasi la metà delle donne non arriva a mille euro al mese”.

Donne ed istruzione hanno un valore inestimabile, siamo proprio sicuri di star facendo abbastanza per tutelarle?

Pietro Proietti

 

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