LAVORAVANO CON DIABOLIK ALLA PACE TRA CLAN MAFIOSI, ARRESTATI UN AVVOCATO E UN CASAMONICA

Salvatore Casamonica, esponente apicale dell’omonimo clan e attualmente sottoposto al regime detentivo speciale all’articolo 41-bis, è stato raggiunto stamattina da una misura di custodia cautelare in carcere notificata dai militari della Guardia di Finanza di Roma. Arrestato, con la misura dei domiciliari, anche un avvocato del Foro di Roma.
Entrambi sono indagati per concorso esterno in associazione per delinquere di stampo mafioso. I due, in concorso tra loro e insieme a Fabrizio Piscitelli – noto come Diabolik negli ambienti ultrà e ucciso il 7 agosto scorso al parco degli Acquedotti di Roma – hanno contribuito concretamente al perfezionamento di un accordo finalizzato a stabilire la pace fra il clan mafioso Spada e un altro gruppo criminale di Ostia capeggiato da Marco Esposito, detto “Barboncino”, contribuendo a preservare l’operatività degli Spada. Le ordinanze di custodia cautelare, emesse dal Gip su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Roma sono state notificate dai finanzieri alle prime luci dell’alba.
Le indagini si sono sviluppate nello stesso contesto delle precedenti operazioni delle Fiamme gialle note come “Brasile low cost” e “Grande raccordo criminale”, grazie alle quali sono stati arrestati per narcotraffico, oltre a Salvatore Casamonica, Dorian Petoku, Tomislav Pavlovic, Fabrizio Fabietti e altri 51 sodali. Monitorando l’evolversi di diverse trattative criminali, le intercettazioni, in presa diretta, hanno sorpres Salvatore Casamonica e Fabrizio Piscitelli mentre concordavano la pax mafiosa tra il clan Spada e il sodalizio lidense facendo capo a Esposito.
La pace da imporre sul litorale si inseriva in un momento storico particolarmente complesso per il clan Spada, si trovavano in carcere infatti due dei vertici, Ottavio Spada detto Marco e Roberto Spada, quest’ultimo ammanettato dopo l’aggressione al giornalista Daniele Piervincenzi. Contemporaneamente in quel periodo il capo indiscusso della consorteria, Carmine Spada detto Romoletto era sottoposto a limitazioni della libertà, e numerosi sodali del clan Fasciani, federati agli Spada, si trovavano in carcere da anni. In virtù del momento di difficoltà del clan Spada, l’organizzazione riconducibile al “Barboncino” aveva intenzione di riprendersi Ostia con atti di forza e di alto impatto sulla cittadinanza: in appena tre giorni infatti erano stati gambizzati Alessandro Bruno e Alessio Ferreri, quest’ultimo fratello di Fabrizio, cognato del detenuto Ottavio Spada (il 23 novembre 2017); esplosi colpi di arma da fuoco sia contro la vetrina del bar “Music” di piazza Gasparri a Ostia, nella disponibilità di Roberto Spada, sia in via Forni verso la porta di casa di Silvano Spada, nipote di Romoletto e di Roberto Spada (il 25 novembre 2017).