L’ARCANGELO GABRIELE DI LEONARDO DA VINCI IN MOSTRA A ROMA
Il Museo Leonardo Da Vinci Experience di Via della Conciliazione 19 a Roma ospiterà in esclusiva dal 13 al 15 aprile l’opera originale dell’Arcangelo Gabriele, dipinto invetriato su quadrella datato 1471 attribuito a Leonardo Da Vinci.
Presentata la scorsa estate con una conferenza presso la sede della Stampa Estera al termine di un lungo e complesso apparato di studi e analisi diagnostiche, la piastrella in terracotta di forma quadrata raffigurante l’Arcangelo Gabriele sarebbe stata realizzata dal genio toscano all’età di 19 anni nella fornace del nonno a Bacchereto.
Il museo capitolino di Via della Conciliazione (www.leonardodavincimuseo.com), già famoso per la sua collezione di riproduzioni pittoriche più fedeli al mondo del genio del Rinascimento, esporrà nei suoi spazi anche l’unico esemplare di macchina per la realizzazione delle piastrelle progettata da Leonardo Da Vinci su uno dei 600 disegni del maestro conservati presso la Royal Collection di Windsor.
In occasione delle celebrazioni dei 500 anni della sua scomparsa, il museo Leonardo Da Vinci Experience proseguirà ad arricchire il calendario degli eventi con numerose iniziative legate al genio universale.
Quella dell’Arcangelo Gabriele sarebbe la prima opera pittorica di Leonardo Da Vinci. La firma del genio “DaVinci Lionardo” si legge da sinistra verso destra sul volto del ritratto, ed è parzialmente “mimetizzata” sulla mandibola unitamente alla data “1471” e ad un intreccio composto da lettere e numeri posizionati sotto il nome “Lionardo”. Sul bordo inferiore della quadrella vi è anche la sigla “LDV ib” ad indicare le proprie iniziali, ed in modo abbreviato e speculare la propria località di origine “Lionardo Da Vinci di Vinci”. In occasione della mostra saranno presentate la storia collezionistica del dipinto, la sua particolarissima tecnica esecutiva, le analisi diagnostiche eseguite sull’opera.
Secondo la ricostruzione, il dipinto invetriato dell’Arcangelo Gabriele sarebbe stato realizzato da Leonardo da Vinci in occasione della visita a Firenze di Galeazzo Maria Sforza e della consorte Bona di Savoia, per sciogliere un voto alla SS Annunziata. Opera che Leonardo tenne con sé fino a quando la donò alla Duchessa di Amalfi Giovanna d’Aragona, cugina di Isabella d’Aragona per la quale Leonardo da Vinci organizzò i festeggiamenti di nozze, con Gian Galeazzo Maria Sforza, nella denominata Festa del Paradiso; inoltre la Duchessa era sorella del cardinale Luigi d’Aragona il quale fece visita a Leonardo nel 1517 ad Amboise in Francia, ove soltanto due anni dopo il genio esalò il suo ultimo respiro.