L’APPELLO DELLA REGIONE, IL COVID 19 NON E’ SCONFITTO. NON ABBASSARE LA GUARDIA
“La battaglia contro il Coronavirus dal punto di vista sanitario è tutta da vincere: nessuno si faccia illusioni e sappiamo che le conseguenze sociali ed economiche da affrontare nei prossimi mesi saranno pesantissime”. Lo ha detto il governatore, Nicola Zingaretti, durante la sua relazione, nella seduta straordinaria del Consiglio regionale del Lazio, dedicata al tema degli investimenti strutturali, piano rimodulazione fondi europei e misure per fronteggiare l’emergenza Covid-19. “Oggi siamo più forti e attrezzati di sei mesi fa, ma non dobbiamo abbassare la guardia anche perché una malaugurata nuova crescita del picco dei contagi è possibile – ha aggiunto Zingaretti -. Dobbiamo mettere in campo, accanto alle iniziative sanitarie, quelle sul lavoro, per lo sviluppo e la crescita. Il Lazio è ancora nel pieno di un’emergenza globale. Molta della nostra economia dipenderà da come andrà la curva del coronavirus nelle grandi potenze mondiali, come riprenderanno i consumi nel pianeta e la possibilità di muoversi e produrre ricchezza”. Zingaretti ha spiegato che dai dati arrivati in queste ore, si registrano alcuni segnali congiunturali positivi, anche se negativi nel confronto con l’anno precedente. “A maggio 2020 – spiega ancora Zingaretti – la produzione industriale è aumentata del 42,2 per cento rispetto ad aprile, molto più delle attese. Gli scenari sul futuro restano pieni di incertezza e fragilità. Ma nonostante la situazione preoccupante, ci sono segnali di resistenza da parte del territorio regionale”. Inoltre, Zingaretti ha reso noto che “Banca d’Italia ci dice che il sistema produttivo regionale sta affrontando la crisi attuale in condizioni finanziarie migliori rispetto al passato. Non siamo al riparo dalle conseguenze della crisi ma il Lazio – ha concluso – è una regione reattiva e abbiamo il dovere di non sbagliare e di cogliere le potenzialità per rimetterci in piedi. Vedo paura e disperazione in tanti cittadini ma anche voglia di combattere”.
