L’APPELLO DELLA CGIL ROMA E LAZIO, “URGENTE IL BANDO PER L’ASSISTENZA DEI DISABILI A SCUOLA”
“A pochi giorni dalla chiusura dell’anno scolastico, resta ancora aperta la definizione del nuovo bando unico del Servizio di assistenza scolastica per alunni con disabilità. Un ritardo mette a rischio il futuro del servizio alla riapertura di settembre. Il confronto con le parti sindacali si è aperto ma a oggi mancano nuovi incontri programmati”. Così in una nota della Fp Cgil di Roma e Lazio. Secondo il sindacato “il punto non è solo il ritardo: è inaccettabile che non vengano ascoltate e tenute in considerazione le nostre proposte, per tutelare gli alunni e il lavoro di chi svolge questo servizio da anni. In un ambito così delicato, la continuità è essenziale per rendere concreta e efficace l’inclusione scolastica. Il bando va costruito stabilendo le ore di servizio a partire dai reali fabbisogni degli studenti, e serve uniformità da territorio a territorio sul ruolo educativo dell’Aec/Oepac. Una mappatura che però ancora manca. Sono tante le questioni aperte – prosegue la Fp Cgil – chiediamo l’adeguamento delle tariffe a quanto stabilito nel nuovo Ccnl delle cooperative sociali, l’inquadramento dei lavoratori nella corrispondente fascia d1, un percorso per certificare le competenze e non disperdere le professionalità acquisite, adeguando alle disposizioni della Regione Lazio il nuovo regolamento comunale per mantenere negli organici degli Aec/Oepac tutti gli operatori attualmente impiegati. In più, il pasto dovrebbe essere incluso, perché è un momento educativo fondamentale nella comunicazione, così come serve complessivamente un sistema di affidamento che assicuri la stabilità lavorativa, l’operatività didattica e la continuità educativa, consentendo il recupero delle ore non svolte in caso di assenza del bambino”. Il nuovo bando unico deve mettere al centro il riconoscimento delle competenze, i bisogni degli alunni e le lavoratrici e i lavoratori che si occupano di loro. Siamo al loro fianco – conclude il sindacato – e pretendiamo la prosecuzione fattiva del confronto: non è possibile affrontare una questione così delicata senza ascolto delle parti sociali e dei reali bisogni delle famiglie. E bisogna fare presto”.