LA SCUOLA NON E’ PER I GIOVANI: UN DIRIGENTE SU TRE E’ OVER 60
Solo quarantott’ore di tempo per presentare domanda d’accesso al concorso per dirigenti scolastici che non ringiovanira’ molto la categoria; un dirigente su tre infatti ha piu’ di 60 anni. A mettere in evidenza questo dato è il sindacato Anief ricordando che per presentare la candidatura al Miur c’e’ tempo fino alle ore 14.00 di venerdi’ 29 dicembre; la selezione comporta diverse novita’, introdotte dalla Legge 107 del 2015 come l’assegnazione delle sedi che potrebbe andare oltre la regione nella quale si concorre, le prove severissime e la formazione degli idonei affidata totalmente al Ministero.
“Tra gli obiettivi dell’amministrazione ci sarebbe quello di ridurre l’eta’ media dei nostri capi d’istituto – afferma Marcello Pacifico dell’Anief – Cisal -. Ma come si fa se poi la stessa amministrazione si ostina a lasciare fuori dal concorso a preside tutti i laureati con cinque anni di servizio non ancora assunti oppure i neo immessi in ruolo? Al Miur non hanno voluto applicare la sentenza del Consiglio di Stato, ottenuta dall’Anief, che ha cassato centinaia di esclusioni illegittime analoghe attuate dallo stesso Ministero in occasione dell’ultimo concorso a preside del 2011. Quell’espressione ha permesso di introdurre la valenza del servizio svolto come supplenti, proprio per non incorrere ancora una volta nella discriminazione dei docenti precari rispetto ai colleghi di ruolo. Chi ha organizzato l’attuale concorso ha dimenticato, pero’, di aprire in modo totale a chi svolge questo lavoro da almeno cinque anni, continuando a rendere imprescindibile la sottoscrizione del contratto a tempo indeterminato. Lo stesso eccesso di requisiti e’ stato attuato nei confronti di chi ha svolto periodi di dottorato e nei confronti dei vicari dei presidi, confermati su piu’ anni, per i quali non e’ stata prevista alcuna corsia preferenziale a dispetto della lunga formazione sul campo gia’ svolta”.
“Per noi e per i nostri legali si tratta di esclusioni non in sintonia con le disposizioni dell’UE in fatto di selezioni del personale che aspira a svolgere questa professione nella PA. Per questi motivi – conclude Pacifico – il sindacato intende permettere ai precari e alle altre categorie escluse di partecipare al concorso, fornendo loro un apposito modello cartaceo di partecipazione al concorso DS riservato ai ricorrenti, proprio per consentire a precari e neo immessi in ruolo di partecipare nuovamente, oltre ad avviare la procedura di adesione allo specifico ricorso predisposto dallo stesso sindacato autonomo”.