LA RAGGI SCOMMETTE SU NUOVE ASSUNZIONI E SULLA FORMAZIONE
”Dobbiamo cambiare la visione di questa amministrazione Moloch, con le nuove assunzioni di giovani e la scuola di formazione capitolina permanente dei dipendenti”. Così la sindaca di Roma Virginia Raggi intervenendo alla presentazione del report 2018 sulla pubblica amministrazione di Fpa. “Le parole chiave – ha detto la sindaca – sono innovazione, digitalizzazione, trasparenza e semplificazione”. La prima cittadina ha però dovuto riconoscere anche le difficoltà che concretamente fiaccano l’azione della burocrazia capitolina: “La sfida del cambiamento però incontra difficoltà e resistenze. Sono 50 mila le persone che lavorano per Roma capitale, informatizzare queste persone richiede uno sforzo enorme”. Secondo la sindaca poi c’è bisogno di una rivoluzione copernicana nella scelta degli indici di misurabilità degli obiettivi. “Dobbiamo riuscire a far capire – ha detto – che l’obiettivo da raggiungere è il risultato sul mondo esterno e non il risultato del procedimento amministrativo all’interno del Dipartimento. Bisogna mettere al centro della pa il cittadino perché le amministrazioni pubbliche nascono per le necessità dei cittadini e molte volte c’è stata una grande frattura”. Raggi ha poi ricordato gli sforzi della sua amministrazione in questa direzione: ”Uno degli esempi più significativi è stato quello dei certificati on line, a Roma sono tristemente note le file per richiedere i certificati. La digitalizzazione rende ancora più complesse le procedure perché per prima cosa i nostri dipendenti devono imparare le nuove procedure. Abbiamo ottenuto la possibilità di ottenere certificati on line per saltare le file e abbiamo deciso di renderli gratuiti. Così non si fanno file, si azzerano gli spostamenti per la città e non si stampa carta. E’ stata una bella rivoluzione, piccola ma profonda”. Mentre per la digitalizzazione la sindaca ha ricordato: ”Ci siamo inventati i punti ‘Roma facile’, al momento sono 26, dislocati all’interno di biblioteche e centri anziani perché non ci sono solo i nativi digitali dove i cittadini possono imparare una semplice digitalizzazione e dialogare con l’amministrazione”.