LA PROTESTA DELLA FIPE ROMA: “INACCETTABILI NUOVE MISURE RETRITTIVE”

“I pubblici esercizi della Capitale ritengono inaccettabile ogni ulteriore intervento teso a limitare ulteriormente l’attività di imprese che dopo il primo lockdown ne stanno vivendo di fatto un secondo che va avanti oramai da tre mesi”. E’ quanto dichiara in una nota il presidente della Fipe Roma, Sergio Paolantoni, al termine della giunta Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) Roma.
“In particolare sulla tematica dell’asporto – prosegue la nota – si ricorda che c’è una specifica sanzione per chi consuma cibi e bevande in strada dopo le 18 e per le stesse imprese e per questa ragione sarebbe opportuno fare i controlli piuttosto che impedire il servizio. Ma ciò che è ancor più inaccettabile è che a 24 ore dalla scadenza del decreto attualmente in vigore non si sappia nulla di quanto accadrà da sabato alle nostre imprese”.
“Un eventuale passaggio del Lazio in zona arancione – conclude il presidente della Fipe Roma Paolantoni – significa chiudere i pubblici esercizi lasciandoci da soli a pagare per i sacrifici che la pandemia comporta. La via maestra dovrebbe essere quella di consentire alle imprese di lavorare nel rispetto dei protocolli di sicurezza rafforzando i controlli per mettere fuori gioco chi non li rispetta. Proseguire, al contrario, sulla strada delle restrizioni condannerà migliaia di imprese della nostra città al rischio chiusura con pesanti effetti negativi sui livelli occupazionali e sulla tenuta economica di un’intera filiera produttiva”.