LA CEI SULL’EUTANASIA, “LEGGE NON CHIARA, FARE CHIAREZZA”
“La legge che è stata fatta sul fine vita non è chiara fino in fondo, per cui che ci vogliano esplicitazioni mi sembra abbastanza logico”. Lo ha sottolineato il presidente della Cei, card. Gualtiero Bassetti, ai margini del briefing per fare il punto sul Sinodo in corso in Vaticano dedicato ai giovani, pur precisando di non potere dare “una risposta precisa perché non ho potuto affrontare a fondo il problema”. La sua, dunque, come ha detto, è una”osservazione di fondo”.
Quanto al ruolo che deve avere il medico, al di là del rispetto del malato, Bassetti racconta: “Mi è capitato non molto tempo fa in un hospice che un malato terminale, e sapeva di esserlo e non so cosa avesse deciso nel testamento biologico, ha detto ’dottore mi aiuta a vivere un po’ di più in modo che io possa vedere l’esame del mio nipotino?”.
Il punto, ha osservato ancora il porporato, è che “c’è un desiderio di vivere, non di morire, sono eccezionali i casi contrari, e se uno nella disperazione fosse preso da questo desiderio è compito della Chiesa, come dice il Papa, accompagnare e essere buoni samaritani fino in fondo: anche la solitudine porta a certe decisioni. Accompagnare e anche si può migliorare: nessuna legge è perfetta, quel che si può perfezionare lo si faccia”.