INTESA DEI GIORNALISTI DI ROMA E PALERMO IN MEMORIA VITTIME MAFIA
Sarà siglato domani, venerdì 3 maggio, in occasione della Giornata mondiale dell’Onu per la libertà di stampa, l’accordo fra Ossigeno, le organizzazioni dei giornalisti di Roma e quelle di Palermo per coordinare in modo permanente le iniziative che si tengono nelle due città, al Giardino della Memoria di Ciaculli e alla Casa del Jazz di Roma, in memoria dei giornalisti uccisi e delle vittime delle mafie.
Il coordinamento nasce per rafforzare la visibilità di questi due memoriali, che sono i più importanti d’Italia, con l’obiettivo di renderli luoghi permanenti di riflessione, di formazione e di sensibilizzazione delle nuove generazioni.
L’accordo tra i cronisti romani e quelli palermitani sarà presentato durante il convegno ‘Ossigeno. Rischi, protezioni, obblighi e doveri dei cronisti’, in programma alla Casa del Jazz dalle 10 alle 13. Parteciperanno il segretario della Stampa Romana, Stefano Ferrante, il segretario dell’Assostampa Sicilia, Giuseppe Rizzuto, i presidenti degli Ordini dei Giornalisti del Lazio e della Sicilia, Guido D’Ubaldo e Roberto Gueli, il segretario del Sindacato Cronisti Romani, Fabrizio Peronaci, e della presidente del Gruppo Cronisti Siciliani, che firmeranno insieme un documento d’intesa.
I rischi più frequenti per i cronisti sono le reazioni violente e le querele pretestuose, le intimidazioni, le ritorsioni più o meno gravi. E il Lazio e la Sicilia sono fra le regioni con più giornalisti minacciati.
“Nella Capitale esiste da anni un luogo dedicato all’impegno civile su questi temi, la Casa del jazz, al cui ingresso si trovano il Memoriale con i nomi di 1.000 vittime delle mafie e il Pannello in Memoria dei giornalisti uccisi (“Cercavano la verità”) di “Ossigeno”. Analoga la funzione del Giardino della memoria di Ciaculli, a Palermo. L’impegno quotidiano di noi cronisti è quello di onorare il patto con i lettori grazie al lavoro sul campo e alla ricerca di notizie, ma non meno importante è il dovere della memoria e della vicinanza alle famiglie di tanti colleghi caduti in nome della libertà e indipendenza dell’informazione, valori da trasmettere alle future generazioni”, scrive in una nota il Sindacato cronisti romani.