Fatti di Roma

INTELLIGENZA ARTIFICIALE, A ROMA IL PRIMO SHOOTING DI UN INFLUENCER VIRTUALE

Il corpo è quello di una modella, ma il volto, protetto da una maschera, grazie all’intelligenza artificiale assumerà le sembianze dell’influencer virtuale Francesca Giubelli. È il primo shooting fotografico realizzato con l’Ai, ospitato oggi nella Spa dell’hotel Villa Pamphili di Roma. Pochi minuti dopo il servizio fotografico, sulle pagine social di Francesca Giubelli appaiono le foto con il volto dell’influencer creata con ChatGpt.
Appassionata di moda, cibo e viaggi, Francesca Giubelli è anche credente, è tifosa della Roma, e si è recentemente candidata alle elezioni europee con il simbolo di AI (Alleanza italiana). Si rispecchia nei valori del centrodestra, e vuole essere un omaggio alla tradizione letteraria italiana (da qui il nome Francesca). Creata da Francesco Giuliani, Valeria Fossatelli ed Emiliano Belmonte, l’influencer punta a diventare leader nella promozione del made in Italy e conta già 9mila follower. Una presenza innovativa nel panorama digitale che è anche una provocazione per invitare le istituzioni a considerare l’intelligenza artificiale come argomento prioritario nell’agenda politica.
“Ho chiesto a Chat di creare la ragazza mediterranea perfetta, che può piacere a tutti. Tutto è stato creato dall ‘Ai. Ma abbiamo anche aggiunto nei e righe di espressione. È una ragazza normale”, dice Giuliani, uno dei creatori. Gli ideatori hanno poi spiegato di aver scritto una sceneggiatura e creato un vero e proprio personaggio. “Resta la nostra supervisione su tutto.
Francesca avrebbe potuto creare i suoi contenuti da sola, utilizzando i trend di Google, ma non ce la siamo sentita”. “Abbiamo utilizzato l’intelligenza artificiale per creare una nuova frontiera della comunicazione e dell’utilizzo dei social media. Ma a differenza delle altre influencer, Francesca Giubelli interviene anche sull’attualità, quindi non è solo una modella ma un’entità virtuale che si muove su diversi piani narrativi”, ha spiegato alla Dire Fossatelli.
Secondo l’ideatrice, il 75% dei giovani della GenZ ritiene più interessante seguire influencer virtuali perché reputati più credibili.
“Non c’è da aver paura dell’intelligenza artificiale, c’è da aver paura degli uomini che la utilizzano- ha detto Luigi Maccalini, Esperto di innovazione e marketing, docente Lumsa- Siamo di fronte a una nuova interfaccia che ora dovrà essere alimentata e aiuterà la produzione di contenuti in relazione al target. Parliamo di un Pda: un personal digital assistant antropomorfizzato. Siamo solo all’inizio e, a livello di marketing, si andrà sempre più verso un marketing che tende a sedurre il consumatore. Probabilmente dopo Francesca dovremmo immaginare anche la nascita di altri influencer virtuali”.
“Influencer virtuale vuol dire che Francesca Giubelli può diventare molte cose, è un modo diverso di percepire la realtà- ha spiegato Michele Gerace, ideatore della Scuola sulla complessità- La linea che divide la realtà da ciò che definiamo virtuale è molto sottile. Anche per questo, è uno strumento richiede una governance, un modello di responsabilità e di governo che lo renda affidabile per i cittadini, i consumatori, le aziende e le istituzioni”.
A fare da sfondo allo shooting, la Spa dell’hotel Villa Pamphili di Roma. “Abbiamo deciso ospitare lo shooting di Francesca per celebrare la bellezza- hanno detto Olga Piscopo, resident manager dell’hotel Villa Pamphili di Roma e la manager Sabrina Andriaccio- uno dei nostri valori principali è innovazione, per questo abbiamo deciso di prestare la nostra location al primo shooting per celebrare l’innovazione e la bellezza. È un progetto giovane, innovativo e fatto da giovani.
Un progetto che sponsorizza la bellezza e il wellness”.

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