INAUGURATA DALLA RAGGI LA MOSTRA “ITALIANI DI RAZZA EBRAICA”
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha partecipato al museo ebraico alla presentazione della mostra “Italiani di razza ebraica”, un allestimento per ricordare attraverso fotografie, oggetti e documenti le infami leggi razziali emanate dal regime fascista e firmate dal re Vittorio Emanuele III 80 anni fa.
“Sono estremamente contenta e commossa – ha detto la sindaca – Grazie a una mostra come questa si passa dal racconto alla visione di quello che è stato: al racconto la vita di persone come noi, per le quali qualcuno all’improvviso ha girato l’interruttore dicendo che non erano più uguali a noi”. “Mostre come questa – ha proseguito Raggi – ci aiutano a riflettere”. La sindaca ha poi aggiunto senza riferimenti particolari: “Ogni giorno purtroppo assistiamo a episodi di recrudescenza contro il diverso. Episodi che ci costringono a farci tutti delle domande”. A margine della presentazione alcuni cronisti le hanno chiesto se si riferisse ad alcuni episodi in particolare, ma Raggi ha preferito non rispondere.
Prima di concludere il suo discorso all’interno del museo ebraico la sindaca ha voluto ricordare che: “Quest’anno Roma ha deciso di cancellare due strade dalla toponomastica, via Donaggio e via Zavattari, perché intitolate a due firmatari del manifesto della razza. Abbiamo intrapreso un percorso per evitare di fare un atto di imperio e per scegliere il nuovo nome delle vie abbiamo lavorato inizialmente con la commissione toponomastica 10 nomi di persone che si sono opposte alle leggi razziali e abbiamo deciso di fra scegliere ai cittadini del quartiere quali nomi inserire da questa rosa”. “È importante ricordare in questo periodo storico in cui a volte sembra che il buio possa tornare di nuovo”, ha concluso la sindaca.