IN MIGLIAIA A VITERBO PER LA MACCHINA DI SANTA ROSA

La macchina di Santa Rosa è passata per le strade buie di Viterbo sotto gli occhi delle migliaia di persone arrivate da tutte le parti per ammirarla. Dopo il rito della benedizione in articulo mortis impartita dal vescovo Orazio Francesco Piazza ai facchini di santa Rosa, il capofacchino Sandro Rossi ha dato il via al trasporto con il consueto ordine “sollevate e fermi”.
A quel punto la struttura di oltre 5 tonnellate e alta quasi trenta metri si è sollevata per iniziare il suo percorso sorretta dalle spalle degli oltre 100 facchini che l’hanno portata fino al santuario di Santa Rosa. Il tragitto della macchina si snoda nelle strade del centro, facendo alcune fermate, dette tappe, per permettere ai facchini di riposare. Gloria, questo il nome della macchina, dopo essere partita da porta romana, ha percorso via Cavour fino a piazza del Plebiscito. Poi Attraverso via Roma e arrivata a piazza delle Erbe dove ha fatto un’altra fermata prima di affrontare il pericoloso tragitto di Corso Italia dove, i facchini guidati con maestria dal capofacchino devono procedere con attenzione per evitare di urtare i tetti dei palazzi. Infine, la tappa di piazza del Teatro dove la macchina ha fatto la famosa girata che, consiste in una sorta di cerchio che i facchini fanno compiere alla struttura camminando lateralmente.
Poi dopo la salita di Santa Rosa percorsa di corsa e la triplice girata dedicata ad un loro compagno scomparso recentemente, la macchina è stata posizionata dai facchini sui suoi supporti detti cavalletti. Domani pomeriggio alle 16.30 nella sala d’Ercole del Comune verrà annunciato il bozzetto vincitore del concorso indetto per la realizzazione della nuova macchina di Santa Rosa.