IN ITALIA OLTRE 3 MILIONI DI DIABETICI, IL 52% NELLE METROPOLI
Nel nostro paese le persone con diabete sono 3,27 milioni e il 52 per cento risiede nelle 14 Città metropolitane. Per questo lo studio del legame fra diabete e città e la promozione di iniziative per salvaguardare la salute e prevenire la malattia diventa sempre più importante.
Questo è il tema al centro del 3rd Health City Forum in corso oggi a Roma, promosso da Italian Barometer Diabetes Observatory (IBDO) Foundation, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Health City Institute, Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane, I-Com – Istituto per la Competitività e Cities Changing Diabetes, con il patrocinio di Roma e il contributo non condizionato di Novo Nordisk.
In Italia, secondo le elaborazioni di Health City Institute su dati ISTAT, il 36 per cento della popolazione risiede nelle 14 Città Metropolitane: Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Bari, Catania, Firenze, Bologna, Venezia, Genova, Messina, Reggio Calabria e Cagliari. I dati provenienti dalle metropoli più popolose indicano che la percentuale di cittadini con diabete segue un gradiente decrescente da Sud a Nord: a Napoli ci sono quasi 209 mila persone con diabete, ovvero il 6,7 degli abitanti; a Roma, la situazione migliora di poco, con il 6,6 per cento dei residenti nella città e nell’area metropolitana (oltre 286 mila persone) che dichiarano di avere il diabete.
Un po’ meglio la situazione del Nord Italia, dove la città con la più alta percentuale di persone con diabete è Torino con oltre 120 mila persone con diabete, che rappresentano il 5,2 per cento dei residenti. Nel Nord Italia, però, la città con il maggior numero di persone con diabete in termini assoluti è Milano: 144 mila persone, ovvero il 4,5 per cento dei residenti della città e dell’area metropolitana. Questo dato preoccupante ha spinto l’amministrazione comunale a candidare la città e l’area metropolitana al programma internazionale Cities Changing Diabetes, un progetto nato quattro anni fa in Danimarca e promosso dall’University College London (UCL) e il danese Steno Diabetes Center, con il contributo dell’azienda farmaceutica Novo Nordisk, in collaborazione con istituzioni nazionali, amministrazioni locali, mondo accademico e terzo settore.
“Nelle città aderenti al programma Cities Changing Diabetes i ricercatori si impegnano a individuare le aree di vulnerabilità, i bisogni insoddisfatti delle persone con diabete e identificare le politiche di prevenzione più adatte e come migliorare la rete di assistenza. Il tutto nella piena collaborazione tra le diverse parti coinvolte”, spiega Andrea Lenzi, presidente del Comitato di Biosicurezza, Biotecnologie e Scienze della Vita della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Presidente dell’Health City Institute, organismo che coordina il progetto in Italia. “L’obiettivo del programma è quello di creare un movimento unitario in grado di stimolare, a livello internazionale e nazionale, i decisori politici a considerare prioritario l’urban diabetes, il fenomeno che vede le città protagoniste del crescente aumento del numero di persone con diabete e quindi in prima linea nella lotta alla malattia”, conclude.