Angolo della Salute

SONO 2MLN I BAMBINI CON DISTURBI NEUROPSICHICI

In Italia i disturbi neuropsichici dell’età evolutiva colpiscono quasi 2 milioni di bambini e ragazzi. Fattori di rischio comuni e componenti genetiche, neurobiologiche e ambientali trasversali ed età specifiche possono interferire con il processo del Neurosviluppo, modificando lo sviluppo del cervello molto precocemente, compromettendo le reti neurali che sottendono alla maturazione delle funzioni adattive, motorie, comunicative, di apprendimento, alle emozioni e al comportamento.
Gli effetti di tali modifiche possono essere evidenti fin dai primi anni di vita, comportando l’insorgenza di disturbi come l’autismo, i disturbi di linguaggio e apprendimento, il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, l’epilessia. Oppure rendersi evidenti in adolescenza, con disturbi psichiatrici come la schizofrenia e la depressione.

La SINPIA – Società Italiana di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza lancia per l’11 maggio, in occasione dei 50 anni dalla sua fondazione e nell’ambito della Settimana Europea di Sensibilizzazione sulla Salute Mentale 2022, la Giornata Nazionale per la Promozione del Neurosviluppo. L’obiettivo: promuovere la salute e la salvaguardia del Neurosviluppo, quel complesso periodo che fin dal concepimento ai primi 1.000 giorni e poi fino alla giovane età adulta, è cruciale nel determinare la buona salute fisica e mentale degli individui, così come lo è nella genesi e nelle possibilità di cura dei disturbi neurologici, psichiatrici e neuropsicologici dell’infanzia e dell’adolescenza.

“Servono interventi mirati e attenti per la promozione del Neurosviluppo- spiega Elisa Fazzi, presidente della SINPIA e direttore della U.O. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST Spedali Civili e Università di Brescia- per incrementare i fattori protettivi e diminuire l’impatto dei fattori di rischio. Interventi direttamente a supporto di un armonico sviluppo emotivo, motorio, linguistico, cognitivo, sociale dalla nascita all’adolescenza, e poi interventi a supporto delle situazioni di vulnerabilità familiare, maggiore attenzione in tutti gli ambienti e nei contesti di vita in cui i bambini ed i ragazzi crescono e molto altro

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