ILLUMINATI L’ALBERO E IL PRESEPE DI PIAZZA SAN PIETRO
Inaugurati nel pomeriggio di ieri in Piazza San Pietro il presepe e l’illuminazione dell’albero di Natale, secondo una tradizione di decenni che quest’anno si è tenuta nel rispetto delle direttive anticovid.
Nel corso della cerimonia presieduta dal Presidente e dal Segretario Generale del Governatorato dello Stato della Citta’ del Vaticano è stata illuminata anche la figura della Sacra Famiglia rappresentata nella scultura Angels Unawares. Ad aprire la cerimonia dell’accensione dell’Albero e del Presepe il cardinale Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano. “Questo presepe – ha commentato il porporato – ci fa capire che il Vangelo può animare tutte le culture e tutti i mestieri. Diventa un punto di arrivo e di partenza per la diocesi di Teramo che ha fatto un intenso cammino pastorale di preparazione basato su di esso. Un percorso che è andato incontro alla Slovenia, da cui arriva l’albero, con cui si è creato quasi un gemellaggio spirituale. Questo abete ci ricorda la bellezza straordinaria di questo Paese e le sue tradizioni”.
Come ogni anno sia l’albero che il presepe arrivano in Piazza San Pietro accompagnati dalle storie dei luoghi da cui provengono. “La possibilità di poter allestire il monumentale presepe della scuola d’arte di Castelli – spiega monsignor Lorenzo Leuzzi, vescovo della diocesi Teramo-Atri – è davvero un grande dono per tutta la nostra chiesa diocesana e soprattutto una grande occasione per un territorio che è stato duramente colpito da due terremoti nel 2006 e nel 2017. È un momento anche per dare testimonianza della fede del popolo abruzzese e di questa comunità con le sue capacità artistiche, infatti non dobbiamo dimenticare che Castelli è tra le più importanti città della ceramica a livello europeo. E’ un dono per tutti dunque, soprattutto in questo tempo di emergenza sanitaria in cui siamo chiamati tutti a ripartire”. L’opera esposta in Piazza San Pietro, è realizzata dagli alunni e dai docenti dell’Istituto d’arte “F.A. Grue”, attuale liceo artistico statale per il design, che, nel decennio 1965-1975, dedicò l’attività didattica al tema natalizio. Per l’occasione sono stati portati solo alcuni pezzi della fragile collezione composta da 54 statue.
Le sculture rappresentano i Magi; al centro, sul punto più alto di una grande pedana luminosa, è collocato il gruppo della Natività con l’Angelo, posto sopra la Sacra Famiglia a simboleggiare la sua protezione sul Salvatore, Maria e Giuseppe. “Noi crediamo che l’esperienza di quest’anno di un Presepe donato da un Liceo Artistico, – continua il vescovo Leuzzi – è davvero un forte richiamo per tutti a investire di più sulla formazione delle nuove generazioni sia a livello delle scuole medie e superiori sia per il mondo universitario e speriamo di poter realizzare a marzo ciò che era previsto e a dicembre, cioè far incontrare il Papa a quei giovani studenti che hanno partecipato al concorso sul presepe promosso dall’Ufficio Regionale Scolastico”. E’ la seconda volta che la Slovenia dona un albero di Natale al Papa. La prima fu nel 1996 con Giovanni Paolo II. “Questa per noi – spiega Jakob Stunf, ambasciatore della Repubblica Slovena per la Santa Sede – e’ una bella occasione di commemorare il trentesimo anniversario del Plebiscito Nazionale dove abbiamo preso la decisione di continuare la nostra via verso l’indipendenza nazionale. Siamo molto felici e orgogliosi quindi di poter donare proprio quest’anno, dopo 24 anni, un altro albero al Papa”.