IL PROGETTO INSPIRE DI ROMA CAPITALE INSERITO TRA BEST PRACTICE DELLA COMMISSIONE EUROPEA
La Commissione europea ha incluso il progetto Inspire, concluso da Roma Capitale nel 2017, nel rapporto Eu programme for employment and social innovation (Easi) 2019.
Inspire, recita la premessa alla descrizione del progetto, ha dato il via ad un sistema integrato di servizi sociali “contribuendo ad una risposta efficiente da parte della comunità locale a nuovi bisogni sociali”. Inoltre “può anche essere considerato un laboratorio per sperimentare un nuovo modello di governo locale del welfare”. Lo rende noto il Campidoglio. Il rapporto evidenzia i risultati: le linee guida per il riuso degli spazi pubblici, la mappatura degli edifici in disuso, la condivisione di un sistema digitale per individuare e monitorare i soggetti fragili, la sperimentazione di servizi innovativi in 5 Municipi (V, VII, IX, XII, XIV) ed il miglioramento sensibile nell’erogazione di servizi preesistenti. Ancora, inclusione sociale, formazione sulle buone pratiche, personalizzazione dei servizi.
Vengono descritti in particolare tre servizi sperimentali. Il condominio sociale (un lavoratore prende in carico più soggetti fragili residenti nella stessa zona) che ha contribuito alla creazione e consolidamento di reti di prossimità inclusive di associazioni, volontari, parrocchie, negozianti. Il tutoring, programma di sostegno per informare e formare a competenze sociali e relazionali. Infine i laboratori socio-occupazionali, dedicati alla riabilitazione sociale di adulti affetti da gravi disabilità e disagi mentali. Inspire è stato co-finanziato con fondi europei. L’Easi (European programme for employment and social innovation) è, infatti, strumento di finanziamento, per il periodo 2014-2020, gestito direttamente dalla Commissione per combattere, tra l’altro, esclusione sociale e povertà. Il IX rapporto presenta i 23 progetti e le organizzazioni sostenute dal programma. L’assessora alla Persona, scuola e comunità solidale Laura Baldassarre ricorda che “grazie a questo progetto si innescano percorsi di formazione e soprattutto la personalizzazione dei servizi, oltre che l’inclusione di tanti attori in sinergia. Questa progettualità e tutte le azioni di sistema prodotte in materia dall’amministrazione confluiranno e verranno articolate all’interno del Piano Sociale Cittadino”.